Maxi operazione contro la pesca illegale in Cilento. Una vasta operazione condotta dal personale della Guardia Costiera coordinato dal 4° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Napoli nei giorni scorsi e che ha interessato anche il Circondario Marittimo di Palinuro, ovvero la zona tra Sapri e Pisciotta.
Cilento, blitz anti pesca illegale: i controlli
In particolar modo, si è proceduto al sequestro di otto cannizzi e due palangari illegali rispettivamente di circa 3300m e 3600 metri nelle acque antistanti il Comune di Camerota. Un ulteriore palangaro non consentito di circa 1000 metri é stato rinvenuto e sequestrato anche nel Golfo di Policastro.
Utilizzati in modo illecito dai pescatori, questi attrezzi rappresentano un pericolo per la navigazione perché sprovvisti dei previsti segnalamenti, ma anche per l’ambiente marino per il quantitativo di nylon e altro materiale plastico di cui sono costituiti. Ecco perché mettono a rischio la sopravvivenza di molte specie che vi rimangono intrappolate accidentalmente come i 15 esemplari di pesce spada nel loro stato novello ancora vivi liberati in mare dai militari proprio mentre salpavano a bordo gli oltre 7000 metri di nylon e 600 ami.
Gli altri controlli
Inoltre, sono stati controllati 5 veicoli in strada e sette unità in mare oltre ad una serie di esercizi commerciali della piccola distribuzione finite nel mirino dei militari che hanno elevato sanzioni amministrative per un totale di 5mila euro carico dei titolari di due pescherie nel Comune di Vallo della Lucania e di 1 ristoratore nella frazione di Scario.
Nei locali nascondevano circa ottanta chili di pesce, per la maggior parte congelato, senza la documentazione attestante la provenienza come previsto dalla normativa vigente a tutela del consumatore. L’intero quantitativo é stato pertanto posto sotto sequestro in attesa dell’ispezione del personale veterinario.