Il Comune di Piaggine ha accolto una famiglia afghana (inserita nel Sistema di Protezione) e porta avanti un programma di solidarietà e inclusione sociale iniziato nel 2016 con il Progetto di Integrazione “PiaggineAccoglie”. È da 5 anni, infatti, che l’Amministrazione Comunale del borgo cilentano ha aperto le porte per ospitare nella sua piccola comunità montana anche stranieri bisognosi di aiuto.
Accolta una famigli afghana a Piaggine: il progetto
Piaggine ha accolto una famiglia afgana. Con questo ultimo progetto di Seconda Accoglienza, nell’ambito del più vasto programma di “PiaggineAccoglie”, una famiglia di immigrati afgani ha trovato ospitalità nella piccola comunità montana. “PiaggineAccoglie” nasce nel 2016 e da 5 anni ospita stranieri che, attraverso due Progetti di Prima Accoglienza e un altro di Seconda Accoglienza, sono riusciti a trovare un domicilio temporaneo e a vivere, partecipando ad attività didattiche, artigianali, lavorative e sociali, integrandosi nel contesto comunitario che li ha accolti.
L’Amministrazione Comunale, che ha fatto dell’integrazione e della solidarietà multietnica un suo obiettivo sociale e politico, continua, dunque, ad offrire supporto a quanti si trovano in difficoltà al di là delle emergenze contingenti.
Così, è stato accolto un nucleo familiare di quattro persone, due adulti, docente universitario di lingue lui e medico lei, e due minori.
Il contributo
Con il contributo del Consorzio di Cooperative “La Rada”, tra le realtà del territorio più attive nell’accoglienza e integrazione degli stranieri, Piaggine si è proposto, fin dall’inizio, come Comune che ha investito nell’ospitalità attiva non solo per i casi straordinari, ma soprattutto per i minori non accompagnati e i richiedenti asilo, creando un’occasione anche di crescita microeconomica, oltre che umana e solidale, della popolazione locale.
Il progetto
In termini di cifre più dettagliate Piaggine grazie al Progetto “PiaggineAccoglie” ha accolto con il SAI (Sistema di accoglienza e integrazione) dal 2017 ad oggi, dicembre 2021, 7 nuclei monoparentali, 2 nuclei familiari (il secondo arrivato proprio martedì), 5 uomini, 7 donne, 15 minori; con il CAS (Centri di Accoglienza Straordinari), dal 2016 al 2018, ha accolto, invece, 5 nuclei monoparentali, 3 nuclei familiari, 17 uomini (di cui 10 singoli), 14 donne (di cui 11 singole); con il progetto MSNA (Minori Stranieri Non Accompagnati) da aprile 2015 ad ottobre 2018 ha accolto, infine, 32 minori. Numeri che per una piccola comunità rappresentano una grande capacità di integrazione multiculturale che ha anche arricchito umanamente la popolazione ospitante, oltre a dare una dimora dignitosa a chi ne ha bisogno.