Il Comune di Salerno ha inviato una diffida alla ditta Parking Cavour Srl per liberare gli spazi occupati dal cantiere sul Lungomare. Dopo aver chiesto la liberazione di piazza Cavour, l’amministrazione mira a rendere più sicura e decorosa anche l’area fronte mare, ormai rifugio per senzatetto.
Piazza Cavour, nuova diffida all’impresa, il Comune interviene per mettere in sicurezza l’area
Il Comune di Salerno avrebbe inviato una nuova diffida alla ditta Parking Cavour Srl riguardo agli spazi occupati dal cantiere sul Lungomare. Dopo aver richiesto la liberazione dell’area di piazza Cavour davanti a palazzo Sant’Agostino, l’amministrazione comunale ora punta a rendere più sicura e decorosa anche la zona fronte mare, diventata rifugio per senzatetto e clochard. A riportarlo è l’edizione odierna de Il Mattino.
Nonostante l’attesa per le decisioni giudiziarie, il Comune ha richiesto la rimozione dei container e la pulizia dell’area, ormai infestata dai rifiuti. La zona è diventata pericolosa e insicura per i passanti, a causa della presenza di numerosi occupanti che, nelle ore notturne, si sono sistemati negli spazi un tempo destinati agli uffici della ditta incaricata di realizzare il progetto dei parcheggi.
La pulizia forzata
Sabato mattina, gli operatori di Salerno Pulita hanno iniziato i lavori di pulizia e sistemazione di piazza Cavour, concentrandosi sull’area di fronte al palazzo della Provincia. Questo intervento segna il primo passo verso il recupero della zona, che, ora nuovamente in possesso del Comune, tornerà a essere decorosa, dopo il fallimento del progetto per la costruzione dei parcheggi da parte della Pcs.
Il passo successivo prevede la rimozione definitiva delle recinzioni, dei betafence e degli uffici temporanei occupati dalla ditta che avrebbe dovuto realizzare il progetto. Già la settimana scorsa, il Comune ha inviato una diffida alla Pcs, concedendo quindici giorni per liberare l’area da tutto il materiale ancora in loro possesso, per consentire al Comune di proseguire con il piano di riqualificazione. Ora, sembra che la stessa richiesta sia stata inviata per liberare un’altra zona del Lungomare.