Polemiche tra Vescovo Soricelli e comunità fedeli, continua la lite a Cava.
CAVA DE’ TIRRENI. Ieri il vescovo Soricelli ha preso la decisione di non trasferire più don Giovanni Pisacane dalla parrocchia di San Michele Arcangelo di Cava de’ Tirreni e di inviare al suo posto don Ciro Emanuele D’Aniello a Dragonea di Vietri sul Mare, oggi l’argomento continua a tenere banco.
Nelle scorse ore, secondo quanto riporta Il Mattino, infatti, il Vescovo ha scritto una lettera alla comunità di San Michele Arcangelo, in cui ripercorre le tappe che lo hanno portato a tornare sui suoi passi.
“Abbiamo vissuto giorni di gran sofferenza ed amarezza, ma nella storia di Dio tutto ha senso e diventa fecondo se vissuto in abbandono con Lui – esordisce il presule – L’incontro con i fedeli mi ha consentito di esercitare fino in fondo il mio dovere specifico, che è il discernimento, l’arte del saper giudicare con prudenza, equilibro, discrezione e saggezza.
In quell’assemblea, in cui gli animi non erano per nulla sereni – prosegue Soricelli – ho potuto leggere quanto una parrocchia tiene al suo parroco, e le testimonianze di anziani, adulti e ragazzi hanno fatto vibrare la mia anima.
Dopo aver pregato – conclude il Vescovo – il Signore mi ha fatto capire che era più giusto sospendere la mia decisione”.
Se da un lato i fedeli di Sant’Arcangelo hanno apprezzato le parole dell’Arcivescovo, dall’altra arrivano parole di fuoco da parte dei parrocchiani di Dragonea che attendono l’insediamento, il prossimo 19 novembre, del nuovo parroco, don Ciro D’Aniello.
“Dragonea – si legge in un post fatto circolare sui social – ringrazia per la considerazione dimostrata dal suo Pastore, anche per l’ulteriore beffa della lettera di riconciliazione dello stesso con la comunità di Sant’Arcangelo, nonché per le mancate scuse del medesimo, per aver illuso una comunità, trattandola come una pallina da ping pong, cosa che non è mai accaduta sotto la giurisdizione della Badia».