SALERNO. Organico insufficiente e attrezzatura obsoleta, la Polizia Municipale richiede un miglioramento dello stato in cui versa l’organo di pattuglia, soprattutto per i nuovi compiti che gli sono stati affidati.
L’arrivo dei migranti in città ha costretto la Polizia Municipale ad interessarsi unicamente del lungomare Colombo, lasciando così la città scoperta. A darne notizia il quotidiano Le Cronache oggi in edicola.
Il sindacalista Angelo Rispoli mette in chiaro quali siano problemi che gli agenti e, di conseguenza, la città stanno vivendo.
«L’accordo interforze per controllare le zone della città durante il periodo estivo come attuato l’anno scorso, quest’anno non c’è stato. La Polizia Municipale, quindi, è stata abbandonata a se stessa, ma non si tratta di controllare più un ambulante: parliamo dai 10 a 100 che sono sul lungomare a spacciare o vendere merci illegalmente, anche 250 durante il periodo estivo e le festività».
«Soltanto il 15 agosto siamo riusciti ad avere un accordo interforze di rilievo che controllasse centimetro per centimetro il lungomare e le spiagge.
Quando lo Stato vuole farsi sentire, sa farlo. Sono stati impiegati diversi elicotteri per la sorveglianza della zona ed erano presenti diverse uniformi delle forze dell’ordine che pattugliavano le zone calde della città».
«La Polizia Municipale – sottolinea Rispoli – non è minimamente attrezzata per la lotta al narcotraffico, né all’ordine pubblico. Il manganello è un’arma affidata soltanto alle forze di pubblica sicurezza che rientrano nella legge 121: carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato.
Abbiamo richiesto di essere forniti di spray al peperoncino e teaser, come la maggior parte dei nostri colleghi europei usa in servizio».
Le stesse auto della Polizia sono senza radio di servizio, chi ha la fortuna di avere quella personale, sono talmente vecchie e usurate che non funzionano per tutta la durata del servizio.