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Polla, allerta per i rifiuti stoccati alla Sra: “Vanno rimossi in fretta”

Polla rifiuti stoccati SRA vanno rimossi

I rifiuti stoccati alla SRA di Polla

L’inchiesta sui rifiuti italo-tunisini ha avuto ripercussioni significative sia in Italia che in Tunisia, ben oltre il processo in corso. Al centro dell’indagine vi è la SRA, un’azienda con sede a Polla, che per anni ha gestito la raccolta dei rifiuti in numerosi comuni del Cilento.

Oltre ai quattro carichi di rifiuti spediti in Tunisia (di cui tre sono stati successivamente restituiti e incendiati a Persano di Serre), una parte dei rifiuti resta ancora stoccata nel sito di Polla. Dopo l’inchiesta e la dichiarazione di fallimento della SRA, questi rifiuti sono rimasti sul posto, causando preoccupazione tra la popolazione locale. Il problema è stato sollevato dal consigliere Michele Cammarano, presidente della commissione regionale per le aree interne, che già in passato si era occupato della questione, portandola nuovamente all’attenzione della Regione attraverso un’interrogazione formale come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Polla, i rifiuti stoccati alla SRA vanno rimossi

La situazione di stallo, che coinvolge il Comune, la Regione, la SRA e la Visama (proprietaria del terreno e degli stabili), è complicata dalla mancanza di una soluzione definitiva per lo smaltimento dei rifiuti. La Procura di Potenza, che ha guidato l’inchiesta sul traffico internazionale di rifiuti e arrestato anche funzionari regionali, aveva già disposto la sorveglianza del sito, ma ancora non si è trovata una soluzione concreta.

Nel frattempo, gli uffici regionali hanno sollecitato più volte tutte le parti coinvolte ad avviare le operazioni di smaltimento per evitare rischi ambientali, tra cui incendi, infiltrazioni di percolato e problemi sanitari dovuti alla proliferazione di parassiti e all’emissione di cattivi odori. È stato chiarito che, se non si interviene, la prolungata permanenza dei rifiuti potrebbe configurare un’ipotesi di abbandono, richiedendo l’emanazione di un’ordinanza sindacale per obbligare la rimozione sia alla SRA che a Visama. In caso di inadempienza, il Comune potrebbe intervenire, ma le spese ricadrebbero comunque sui privati.

La questione diventa ancora più urgente alla luce dell’incendio che ha distrutto i rifiuti tunisini a Persano e dei tre roghi che hanno interessato la zona negli ultimi 20 anni. Sul fronte dell’incendio a Persano, si attendono ancora risposte ufficiali dal servizio veterinario, ma alcune indiscrezioni parlano di possibili tracce di diossina nel latte di bovini allevati nella Piana del Sele. Inoltre, le indagini dei carabinieri continuano per identificare i responsabili dell’incendio, poiché sono stati individuati diversi punti di innesco, facendo ipotizzare un’azione dolosa.

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