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Pontecagnano, domani l’inaugurazione della nuova sede del centro antiviolenza “Anna Borsa”

Anna Borsa

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Domani, martedì 30 luglio, alle ore 11, sarà inaugurata la nuova sede del Centro Antiviolenza Anna Borsa in via San Francesco 123 a Pontecagnano Faiano. Il centro sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16, con reperibilità telefonica H24.

Pontecagnano, domani ci sarà l’inaugurazione del centro antiviolenza “Anna Borsa”

Domani, martedì 30 luglio, alle ore 11, sarà inaugurata la nuova sede del Centro Antiviolenza Anna Borsa. È situata in un appartamento confiscato alla criminalità organizzata in via San Francesco 123 a Pontecagnano Faiano. IKEA Salerno ha arredato gli spazi nell’ambito del progetto “Un posto da chiamare casa”, rendendoli accoglienti e funzionali per le attività del centro, gestito dall’Associazione Differenza Donna.

Attivo dal 1 settembre 2022, il Centro Anna Borsa ha operato in una sede provvisoria e dal 1 agosto trasferirà tutti i servizi nella nuova struttura. Il centro sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16, con reperibilità telefonica H24 al numero 344.3400016

L’inaugurazione

Alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna, Michela Masucci, responsabile del CAV Anna Borsa, Anna Mastellone, Sustainability Specialist di IKEA Salerno, il sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara, l’assessora alle Politiche Sociali Gerarda Sica, Tommaso Maioriello, coordinatore dell’Ambito Territoriale S04_2, e altre figure istituzionali della rete antiviolenza. 

Condividiamo una grande giornata di collaborazione per contrastare discriminazioni e violenze“, ha dichiarato Elisa Ercoli. Michela Masucci ha espresso orgoglio per la crescita del centro, diventato un punto di riferimento per le donne del territorio. Il sindaco Lanzara ha elogiato il lavoro svolto dal centro e la sinergia tra l’ente comunale, l’Associazione Differenza Donna, le Forze dell’Ordine e altri attori coinvolti nel progetto. “Questa iniziativa punta a liberare le donne da condizioni di sottomissione, aggressività, mancanza di autonomia e libertà“, ha concluso.

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