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Pontecagnano, rientra a casa l'uomo costretto dal Comune a vivere in camper

PONTECAGNANO FAIANO. Una buona notizia per il signor Cosimo Noschese di Pontecagnano Faiano: lo sgombero del suo capannone con annessa abitazione è stato sospeso fino all’udienza fissata per il prossimo 9 marzo.

Il tribunale di Salerno ha accolto, infatti, il ricorso presentato dall’avvocato Matteo Senatore che ha chiesto la sospensione della procedura di sgombero. Dal 13 dicembre il signor Noschese viveva in un camper, dopo il provvedimento del Comune di Pontecagnano Faiano. Da qualche giorno è rientrato presso la propria abitazione, in attesa, poi della decisione definitiva del Tribunale di Salerno.

Secondo la ricostruzione della storia, il signor Noschese fino a qualche anno fa credeva d’essere il proprietario legittimo del suo capannone, acquistato tempo addietro, ed adibito a piccola attività lavorativa di ortofrutta, con annessa abitazione. Purtroppo la vendita non è stata mai trascritta, così l’immobile è rimasto sempre nella disponibilità dei precedenti proprietari.

Fino a quando, però, non è scattata la procedura di fallimento per la vecchia proprietà che ha portato con sé il capannone di ortofrutta del signor Noschese. L’immobile, così, è passato nelle mani del Comune di Pontecagnano Faiano che lì dovrebbe costruirci una strada.

Ma fino al 13 dicembre, giorno dell’arrivo dell’ufficiale giudiziario, il signor Noschese ha continuato a rimanere presso il proprio stabile, continuando anche la sua attività lavorativa, iniziata nel 1996. Poi il trasferimento presso il camper, fino alla provvedimento del tribunale che ha accolto l’istanza dell’avvocato Senatore.

di Andrea Pellegrino

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