Alle 10:54 di sabato 1 marzo, un altro passo cruciale è stato compiuto per la realizzazione di Porta Ovest a Salerno. Nella galleria Cernicchiara, il mezzo meccanico ha abbattuto la membrana in cemento che separava l’ultimo tratto della canna Sud.
Un momento celebrato con entusiasmo dagli operai, tra fuochi d’artificio, bandiere e brindisi. Le due gallerie, lunghe 2,5 chilometri, collegheranno il porto commerciale con gli svincoli autostradali e saranno percorribili entro dicembre 2025 come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Salerno, abbattuto l’ultimo diaframma per Porta Ovest
Il progetto di Porta Ovest affonda le radici in un’intesa siglata nel 2010 tra il Comune di Salerno e l’Autorità portuale, oggi Autorità di sistema del Mar Tirreno Centrale. Tuttavia, l’idea risale a quasi vent’anni fa, quando l’obiettivo dell’allora sindaco Vincenzo De Luca era alleggerire il traffico veicolare in città.
Nel corso degli anni, la realizzazione dell’infrastruttura ha subito rallentamenti dovuti a vicende giudiziarie e alla crisi della ditta appaltatrice. “Abbiamo immaginato queste due gallerie per decongestionare Salerno e liberarla dal traffico dei mezzi pesanti” ha dichiarato il governatore De Luca, sottolineando che l’opera è finanziata per metà dal Ministero delle Infrastrutture e per metà dalla Regione Campania. “Abbiamo dovuto aggiungere altri 72 milioni di euro per risolvere il problema dello sbocco del traffico su via Risorgimento, altrimenti rischiamo di creare un nuovo punto critico”.
De Luca ha ricordato anche il lungo iter giudiziario che ha interessato il progetto: “Undici anni di procedimento, conclusosi con l’assoluzione di tutti gli imputati. Nel frattempo, la vecchia azienda è fallita, ma il cantiere è andato avanti, seppur con grandi difficoltà. È un’opera ciclopica, un altro pezzo della nuova Salerno che prende forma”. Tuttavia, ha precisato che le gallerie non saranno immediatamente operative, poiché restano ancora da completare interventi esterni ai tunnel.
Il finanziamento e le fasi finali del progetto
L’Autorità portuale ha ricordato che il progetto è stato reso possibile grazie a un investimento complessivo di 162,2 milioni di euro. “A lavori ultimati, l’area portuale potrà finalmente contare su un’infrastruttura strategica”, ha spiegato il presidente Andrea Annunziata. “Si tratta di un’opera fortemente voluta dagli operatori portuali e dall’Amministrazione comunale fin dai tempi in cui De Luca era sindaco e Bonavitacola presidente dell’Autorità portuale”.
Annunziata ha evidenziato le difficoltà incontrate: “L’appalto ha richiesto molte verifiche e consulenze, soprattutto per i rischi legati ai viadotti autostradali. Ora, però, siamo alla fase conclusiva”. Anche il segretario generale Giuseppe Grimaldi ha confermato che le gallerie sono ormai percorribili e che l’obiettivo è completare i lavori entro l’inizio del 2026.
Alla cerimonia erano presenti anche il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, e la segretaria generale di Feneal Uil Salerno, Patrizia Spinelli. Quest’ultima ha sottolineato l’impatto occupazionale del cantiere: “Quando i lavori sono partiti, il settore edilizio attraversava una grave crisi. Molti operai che erano disoccupati hanno trovato impiego, gli stessi che ieri hanno completato l’abbattimento del diaframma della galleria”.
Gli altri cantieri aperti in città
L’evento è stato anche l’occasione per fare il punto sugli altri progetti infrastrutturali in corso a Salerno. Il governatore De Luca ha annunciato che il cantiere del nuovo ospedale Ruggi procede a pieno regime, mentre per lo stadio Arechi e il Volpe si attende l’esito di un ricorso.
“Completeremo il palazzetto dello sport con ulteriori finanziamenti regionali, i lavori dovrebbero riprendere tra fine marzo e inizio aprile“, ha spiegato De Luca. A breve partiranno anche gli interventi di ripascimento del litorale fino a piazza della Concordia. “Stiamo rifacendo da zero la città sul piano infrastrutturale” ha concluso il presidente della Regione.