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Amici e parenti negli uffici della Regione: al via l’inchiesta “comandati”

CAMPANIA. La Procura di Napoli ha avviato le indagini per l’inchiesta “comandati”: ci sarebbe un giro di raccomandazioni di amici e parenti all’interno degli staff della Regione Campania.

Blitz della Guardia di Finanza negli uffici della Regione Campania: prende vita l’inchiesta suo comandati

Un giro di nomi per puntare a possibili parentele e capire se ci sono interessi traversali a tutte le forze politiche per andare oltre le regole. Al via la nuova inchiesta della Procura di Napoli sul caso «comandati» in Regione, per la quale due giorni fa c’è stato il blitz della Guardia di Finanza agli uffici chiave della Campania. Le fiamme gialle hanno fatto irruzione negli uffici del personale, sia in riferimento agli organici della giunta, sia del consiglio regionale, ma anche negli uffici che coordinano il flusso di dipendenti delle società partecipate all’ombra di Palazzo Santa Lucia.

Come riportato dal quotidiano “Il Mattino”, ci sarebbe in arrivo un giro di comandati da regolarizzare, manovra buona per riempire i ranghi di un settore chiave della pubblica amministrazione, come il Consiglio regionale e la stessa giunta. Questi comandati, arrivano da ospedali, da società partecipate, da aziende speciali ed entrano nel sistema operativo del più grande ente pubblico regionale. Il tutto senza fare concorsi per poi chiudere la carriera come staffisti, collaboratori di consiglieri.

Da qui sono scattate le indagini della Procura la quale avrebbe notato la possibile esistenza di accordi non espliciti, tra singoli consiglieri politici per piazzare mogli e parenti in staff e gruppi di lavoro. Sarebbero 69 i «comandati» che aspirano a rimanere stabilmente nell’organico regionale, parliamo di una galleria.


Fonte: Il Mattino

 

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