Dopo un anno di rinvii e slittamenti legati verosimilmente ad inutili strategie processuali della difesa dell’imputato, si è tenuta ieri un’importante udienza del “Processo Chicca”.
Processo cagnolina Chicca: ammesse le parti civili dopo un anno di rinvii
Alle ore 15 presso l’Aula 12 della Cittadella Giudiziaria, le associazioni animaliste, scalpitanti da mesi, hanno potuto finalmente depositare le proprie richieste di ammissione come parte civile.
Superate le eccezioni sollevate dalla difesa, il Dott. Valiante ha accolto le richieste degli animalisti.
“Determinante per l’ammissione delle stesse il principio di territorialità e grazie alla nostra delegata provinciale Luisa Benevento, da sempre in prima linea per i diritti degli animali, come giusto che fosse, DPA- Difesa Protezione Animali Onlus potrà essere parte attiva nella prossima udienza in camera di consiglio, prevista per l’8 Aprile.”
Asserisce Paolo Bernini, Presidente Dpa Onlus, che prosegue “ Da anni mi batto fuori e dentro il Parlamento per ottenere maggiori tutele per gli animali, ed il massacro della cagnolina Chicca è un gesto che non può esser tollerato da una società che si reputa civile!
Abusare della fiducia di animali indifesi per maltrattarli è un crimine, ma soprattutto segno distintivo della pericolosità sociale di taluni individui.
Occorrono pene severe, non mi stancherò mai di ripeterlo!
Con il mio staff e il Sottosegretario alla Giustizia, Vittorio Ferraresi, stiamo mettendo a punto la revisione della L.189/04.
Il nostro obiettivo è quello di modificare il codice penale affinché per i crimini contro gli animali siano previste pene severe; ma anche quello di insegnare alle generazioni future il rispetto alla vita, senza confini di specie.
L’imputato ha inoltre fatto richiesta di rito abbreviato per avere uno sconto di pena; ma noi saremo in Tribunale con un solo obiettivo: ottenere giustizia!