Veniva e minacciata e ricattata da una sua “collega”.
Prostituta minacciata e ricattata: i dettagli
Questo è quello che accadeva, regolarmente, ad una 24enne di origini romene che per potersi prostituire sul litorale battipagliese doveva pagare il pizzo alla collega più anziana che, altrimenti, le avrebbe fatto togliere le bambine mostrando ai servizi sociali le sue foto mentre si prostituiva pubblicandole poi anche su facebook.
Era in questo modo che, quindi, la 24enne ha pagato duecentocinquanta euro alla settimana per 6 lunghissimi mesi.
Fino a quando non ha deciso di ribellarsi.
La minaccia di prenderle le figlie
Una decisione presa quando le minacce sono diventate più pericolose coinvolgendo anche degli sfruttatori albanesi che avrebbero potuto «farle del male»; così quando la giovane prostituta ha trovato la collega davanti alla scuola elementare di Montecorvino dove si era recata per andare a prendere le sue bambine, ha capito che non poteva più fare finta di niente.
La denuncia
Con il coraggio della disperazione è andata dai carabinieri e ha denunciato tutto
Dalla sua denuncia è partita un’inchiesta che, affidata al sostituto procuratore Federico Nesso, è ora arrivata ad una svolta con l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
Estorsione, sfruttamento della prostituzione, minaccia e violenza privata sono le pesanti ipotesi di reato contestate ad una 38enne rumena che, assistita dall’avvocato Andrea Gambardella, rischia ora il rinvio a giudizio.