Continua la protesta contro la sanità ad Eboli, questa mattina due persone si sono incatenate dinanzi l’ospedale Maria Santissima Addolorata. Rolando Scotillo e Rosa Adelizzi si uniscono alla protesta iniziata tre giorni fa da Luca Sansone.
Continua la protesta davanti all’ospedale di Eboli
La protesta è iniziata il 20 marzo, quando Luca Sansone, lavoratore della Dussman, la cooperativa che si occupa dei servizi di pulizia nel presidio, si era incatenato per primo dinanzi al presidio. A lui si sono uniti stamane, Rolando Scotillo, sindacalista Fisi, e Rosa Adelizzi, presidente del Comitato di lotta contro la chiusura dell’ospedale.
Una delle cause che hanno portato alla protesta è la chiusura di alcuni reparti. “Una Protesta civica con incatenamento che parte dal basso, contro le politiche sanitarie della Regione Campania”, è il grido di protesta.
Le dichiarazioni di Rosa Adelizzi
Il presidente del Comitato di lotta contro la chiusura dell’ospedale ha dichiarato: “Il futuro dell’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli è a forte rischio a causa dell’indifferenza della dirigenza sanitaria e soprattutto della gestione regionale della sanità. Tutto questo sta comportando accorpamento di servizi, chiusura di reparti, cancellazione o riduzione di livelli assistenziali e di prestazioni. La preoccupazione degli utenti non sembra interessare molto una parte della politica ed è giunto il momento giusto affinché i cittadini scendano in campo ed assumano iniziative capaci di dare risposte alle comunità ed a quanti hanno bisogno di cure ed assistenza.“
Adelizzi ha anche annunciato un incontro, programmato per sabato 25 marzo, alle ore 17,30, presso la Sala Ritz in via Giovanni Amendola ad Eboli. Atteso nelle prossime ora anche il sindaco Mario Conte.