SALERNO. Mancano solo pochi mesi alle prossime elezioni per la presidenza regionale che si terranno in Campania nella primavera del 2015. Intanto, già imperversano pronostici, sondaggi, riflessioni sulle possibili ed effettive candidature e sull’esito di quella che, sin da ora, si profila come un’agguerrita corsa alla conquista della poltrona regionale. In questo scenario politico, due sono gli esponenti di spicco che continuano a darsi battaglia: l’attuale Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, e il sindaco in carica di Salerno, Vincenzo De Luca. Due rivali storici che si ritrovano, ancora una volta, ad affrontarsi in un ennesimo faccia a faccia. Oltre ai numerosi dissapori e alle innumerabili polemiche sorte tra Caldoro e De Luca in merito all’amministrazione regionale, quali la chiusura della Metropolitana, la gestione del porto di Napoli, l’uso delle risorse della Regione Campania, i due si erano già confrontati anche alle stesse elezioni regionali, precisamente alle ultime del marzo 2010, quando De Luca, sostenuto dal centro-sinistra, venne sconfitto dal presidente regionale Caldoro, sostenuto dal centro-destra. Conosciamo, allora, meglio questi due personaggi, uno dei quali avrà presto nelle proprie mani, nel caso di De Luca, o continuerà ad avere, qualora fosse riconfermato Caldoro, le redini delle sorti della nostra regione.Stefano Caldoro è l’attuale presidente della Regione Campania, dopo le elezioni del 2010 che lo hanno visto trionfare con il 54,2% dei consensi, conquistando 4 province su 5, grazie anche all’appoggio dello schieramento di centrodestra.
La carriera politica di Caldoro ha inizio nel lontano 1985 quando viene eletto Consigliere Regionale della Campania, ricoprendo l’incarico di Presidente della Commissione Urbanistica e Territorio e di Capogruppo del Partito socialista italiano (Psi).
Nel 1992 arriva poi la nomina di componente della delegazione italiana al Consiglio d’Europa e dell’Unione Europa Occidentale mentre due anni dopo abbandona il Psi per aderire alla componente socialista del Polo delle Libertà.
Nel 1999, candidato con il centrodestra, esce sconfitto dalle elezioni che lo avrebbero visto alla presidenza della Provincia di Napoli. L’anno successivo, però, diviene consigliere di amministrazione della Cassa Deposito e Prestiti. Nel 2001, invece, è uno dei fondatori del Nuovo Psi,il cui partito sostiene Silvio Berlusconi. La vittoria alle elezioni di quest’ultimo gli permette di ricoprire l’incarico di Sottosegretario prima e Viceministro poi dell’Istruzione, Università e Ricerca.
Dal 2005 al 2006, invece, ricopre la carica di Ministro per l’Attuazione del Programma di Governo mentre nel 2007 viene eletto Segretario nazionale del Nuovo Psi, di cui tutt’oggi ricopre l’incarico di presidente.
E ancora: nel 2008 con la nascita del partito ‘Il Popolo della Libertà’ Caldoro aderisce al processo costitutivo del partito con il Nuovo Psi. Nello stesso anno viene candidato, in qualità di Segretario Nazionale del Nuovo Psi, all’interno delle liste del Pdl nel collegio Campania 1 come terzo in lista dopo Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. Vince le elezioni e aderisce al gruppo Pdl alla Camera. L’anno 2009 lo vede, invece, tra i fondatori del Popolo della Libertà e ciò gli permette di entrare a far parte della Direzione Nazionale del partito in questione.
Le elezioni di marzo 2010, invece, lo vedono trionfare alla corsa per Palazzo Santa Lucia. Il 24 marzo 2014, dopo aver aderito al partito Forza Italia, diviene membro del Comitato di Presidenza del partito.
Vincenzo De Luca, eletto sindaco di Salerno per ben quattro volte, l’ultima nel maggio 2011 ottenendo oltre il 74% dei consensi, confluì nel Partito Democratico della Sinistra ed esordì nel 1990 al consiglio comunale salernitano, in veste di vicesindaco ed assessore nella giunta Giordano, l’allora sindaco di Salerno. A seguito delle sue dimissioni, fu lui a rivestirne, per la prima volta, la carica dal maggio al luglio del 1993 e, successivamente, da dicembre 1993 a maggio 2001 e da giugno 2006 a maggio 2011. Nel 2001 venne eletto alla Camera dei Deputati con una percentuale di consensi del 55,4%, la più alta mai ottenuta da un candidato dell’Ulivo nel Meridione d’Italia. Dal 2006 al 2008 è stato membro della XIII Commissione Agricoltura. Al 2013 risale, invece, la nomina a sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. In qualità di Sindaco, durante i primi due mandati si è interessato, in particolare, alla riqualifica urbana, distinguendosi per il numero di opere pubbliche realizzate, e allo snellimento dell’amministrazione comunale. Con il terzo mandato il sindaco ha mirato alla progettazione e alla realizzazione delle grandi opere per la città, tra cui la metropolitana, la stazione marittima, la cittadella giudiziaria; alla gestione del ciclo dei rifiuti, facendo raggiungere alla città il primato nazionale tra i comuni capoluogo per la percentuale di raccolta differenziata (74%); all’avvio dell’impianto di compostaggio; all’apertura degli asili nido. Non solo: sono, inoltre, terminati i lavori per un parco fotovoltaico ed è stato iniziato un piano di abbattimento delle barriere architettoniche con percorsi tattili per ciechi, disabili ed ipovedenti. Alla luce di queste rilevanti migliorie, non c’è da sorprendersi nell’apprendere che nel marzo 2010 la città di Salerno venisse scelta dal Ministero dell’Ambiente per partecipare all’Expo 2010 di Shangai, per i grandi interventi in tema ambientale e di energia rinnovabile, all’interno del progetto “Italian Urban Best Practices”. Allo stesso modo, partecipa all’Expo anche nell’ambito de “L’Italia degli Innovatori”, grazie al suo sistema informatico multicanale Simel. Nel 2013, viene restituito all’antico splendore il restaurato palazzo Fruscione, esempio unico di edilizia civile normanna. Nel novembre dello stesso anno parte, infine, il servizio ferroviario metropolitano di Salerno.
Erika Noschese e Raissa Pergola