Tutti uniti in difesa dei punti nascita di Sapri e Polla. Ieri mattina, nella Città della Spigolatrice, si è riunita la conferenza dei sindaci del distretto sanitario Sapri-Camerota, con la partecipazione dei consiglieri regionali Picarone, Pellegrino e Matera, dei consiglieri provinciali Guzzo, Sorrentino e Speranza, oltre a comitati e sindacati come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Punti nascita di Sapri e Polla, lo scontro
Il sindaco Gentile ha proposto, con il consenso unanime, l’istituzione di una commissione tecnico-scientifica da affiancare alla struttura regionale. L’obiettivo è dimostrare l’infondatezza delle criticità legate alla sicurezza dei piccoli ospedali e mettere in luce le loro specificità e opportunità. Pellegrino ha inoltre annunciato la presentazione in Regione di una mozione bipartisan.
Il confronto ha subito assunto una connotazione politica con l’intervento dei sindaci del centrodestra. Nuzzo (Fratelli d’Italia) ha dichiarato: “Il Governo ha già concesso la deroga alla Regione, accadrà lo stesso anche questa volta”. Dall’altra parte, Picarone ha denunciato un ricatto politico: “Siamo di fronte a un ultimatum del Governo: chiudere i punti nascita di Polla e Sapri o rinunciare all’uscita dal piano di rientro sanitario regionale, con il conseguente blocco delle risorse trasferite. La Campania avrebbe dovuto essere esonerata da tempo, considerati dieci bilanci consecutivi senza disavanzi. La deroga è stata concessa sempre e solo a Vallo, mai a Polla e Sapri. Nonostante il diniego del Governo, i punti nascita sono rimasti aperti, ma ora la responsabilità assunta dalla Regione non è più sufficiente”.
Anche la Fp Cgil si è espressa con fermezza: “Lo sblocco delle risorse e del turnover del personale non può essere subordinato alla chiusura dei due reparti”. Martedì è previsto un incontro a Polla per discutere ulteriormente della questione e individuare possibili soluzioni.