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Qualità della vita, le città italiane dove si vive meglio, la classifica: Salerno 92esima

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immagine di repertorio
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Stilata la classifica delle città dove si vive meglio. Secondo la classifica di quest’anno, Bergamo è la provincia in cui si vive meglio, seguita da Trento e Bolzano. Salerno al 92esimo posto.

Le città italiane dove si vive meglio, la classifica: Salerno 92esima

Ogni anno dal 1990, il Sole 24 Ore pubblica una classifica delle province italiane basata sulla qualità della vita, considerando vari parametri come il costo della vita e degli immobili, la qualità dell’aria, i servizi sanitari, la sicurezza e l’offerta culturale. Secondo la classifica di quest’anno, Bergamo è la provincia in cui si vive meglio, seguita da Trento e Bolzano. Rispetto all’edizione precedente, le grandi città hanno registrato un calo nelle posizioni: Roma si trova al 59° posto (era 35ª nel 2023 su un totale di 107 province), mentre Milano è dodicesima (contro l’ottavo posto dell’anno scorso). La maggior parte delle province con la qualità della vita più bassa resta nel Sud Italia.

Per stilare la classifica delle province italiane dalla più alla meno vivibile, il Sole 24 Ore si avvale di 90 indicatori suddivisi in sei ampie categorie: “ricchezza e consumi”, “affari e lavoro”, “ambiente e servizi”, “demografia, salute e società”, “giustizia e sicurezza” e “cultura e tempo libero”. Ogni indicatore riceve un punteggio da 0 a 1000, e maggiore è la vivibilità di una provincia in un determinato parametro, maggiore è il punteggio assegnato. Successivamente, il Sole 24 Ore ordina le città per categoria e calcola una media dei punteggi per stilare la classifica generale, permettendo di individuare sia le città più vivibili in assoluto, sia quelle che eccellono in singoli ambiti, sulla base di dati ufficiali.

Quest’anno è la prima volta che Bergamo conquista il titolo di provincia più vivibile, con un notevole miglioramento nei suoi punteggi negli ultimi quattro anni. Nel 2020 occupava il 52° posto, influenzata dagli effetti della pandemia, ma da allora ha scalato la classifica, arrivando quinta nel 2023, quando la provincia più vivibile era risultata Udine, seguita da Bologna e Trento.

Bergamo ha ottenuto il primo posto nell’indicatore relativo all’emigrazione ospedaliera, che misura il numero di persone non residenti che si recano in città per curarsi, e il terzo posto nella categoria “ambiente e servizi”. Ha anche raggiunto il settimo posto in “demografia e società”. È prima nella classifica dell’indice di “sportività”, che misura la presenza di atleti tesserati, club sportivi, e la diffusione dello sport paralimpico, tra altri fattori. Tuttavia, ha ottenuto il punteggio più basso nella categoria “ricchezza e consumi”, dove si è classificata 23ª, risultando 98ª per la crescita del PIL pro capite.

Qualità della vita nelle grandi città

Secondo l’indagine del Sole 24 Ore la qualità della vita si è mediamente abbassata nelle grandi città, rese sempre più inaccessibili dall’aumento del costo della vita e dalle disuguaglianze di reddito: Milano ha perso quattro posizioni soprattutto per il costo della vita, Firenze ne ha perse 30 (da sesta a 36esima) perlopiù a causa dell’aumento della criminalità, e Roma 24 (da 35esima a 59esima) per l’aumento delle disuguaglianze.

Secondo l’indagine 28 delle 30 province italiane in cui si vive peggio nel 2024 sono al Sud o nelle Isole, mentre solo una è al Centro (Latina) e una Nord (Imperia). La provincia con la qualità della vita peggiore è Reggio Calabria, preceduta da Napoli e Crotone, rispettivamente al 106esimo e al 105esimo posto. Sulla situazione secondo la classifica incidono fattori come la bassa aspettativa di vita, il numero delle imprese in fallimento, il divario nella parità salariale tra uomini e donne (il cosiddetto “gender pay gap”), i livelli di criminalità e la disoccupazione. Ciononostante nel 2024 al Sud c’è stata una crescita economica non solo superiore agli scorsi anni, ma anche a quella del Nord e del Centro: la situazione è dunque generalmente in miglioramento rispetto allo scorso anno.

Salerno al 92esimo posto

Salerno, nella classifica finale sulla qualità della vita si posiziona al 92esimo posto. In particolare, Salerno, nel dettaglio le nove dimensioni d’analisi sono state:

  • Affari e lavoro
  • Ambiente
  • Reati e sicurezza
  • Istruzione e formazione
  • Popolazione
  • Sistema salute
  • Turismo
  • Reddito e ricchezza

La classifica

  1. Bergamo
  2. Trento
  3. Bolzano
  4. Monza Brianza
  5. Cremona
  6. Udine
  7. Verona
  8. Vicenza
  9. Bologna
  10. Ascoli Piceno
  11. Como
  12. Milano
  13. Forlì Cesena
  14. Lecco
  15. Siena
  16. Pordenone
  17. Aosta
  18. Padova
  19. Trieste
  20. Brescia
  21. Modena
  22. Varese
  23. Mantova
  24. Treviso
  25. Macerata
  26. Parma
  27. Ravenna
  28. Reggio Emilia
  29. Lodi
  30. Sondrio
  31. Prato
  32. Novara
  33. Piacenza
  34. Pisa
  35. Ancona
  36. Firenze
  37. Cuneo
  38. Pesaro e Urbino
  39. Gorizia
  40. Perugia
  41. Arezzo
  42. Rimini
  43. Pavia
  44. Cagliari
  45. Belluno
  46. Venezia
  47. Fermo
  48. Terni
  49. Asti
  50. Biella
  51. Ferrara
  52. La Spezia
  53. Rovigo
  54. Genova
  55. Pescara
  56. Grosseto
  57. Teramo
  58. Torino
  59. Roma
  60. Verbano-Cusio-Ossola
  61. Pistoia
  62. Livorno
  63. Vercelli
  64. Alessandria
  65. Bari
  66. Viterbo
  67. L’Aquila
  68. Lucca
  69. Savona
  70. 7Massa-Carrara
  71. Chieti
  72. Lecce
  73. Avellino
  74. Rieti
  75. Oristano
  76. Benevento
  77. Latina
  78. Sassari
  79. Imperia
  80. Campobasso
  81. Ragusa
  82. Frosinone
  83. Catania
  84. Matera
  85. Trapani
  86. Barletta-Andria-Trani
  87. Nuoro
  88. Potenza
  89. Brindisi
  90. Catanzaro
  91. Messina
  92. Salerno
  93. Sud Sardegna
  94. Taranto
  95. Isernia
  96. Agrigento
  97. Enna
  98. Caltanissetta
  99. Foggia
  100. Palermo
  101. Caserta
  102. Cosenza
  103. Vibo Valentia
  104. Siracusa
  105. Crotone
  106. Napoli
  107. Reggio Calabria
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