SALERNO. Continua a destar scalpore quanto accaduto ieri nei pressi di un supermercato in via Capasso. In sintesi, il sindaco De Luca percorreva quella strada quando ha notato un immigrato fare la questua davanti al supermercato. A quel punto, si ferma e chiede ad una pattuglia di identificare il ragazzo. Immediata l’ira dei residenti e dei passanti che difendono l’immigrato, attaccando il primo cittadino. Al fermo del giovane immigrato era appunto presente De Luca che ha assistito alla scena, prima di gridare ai presenti «vergogna». Da ordinanza comunale, a Salerno è vietata la questua e, per questo, il giovane è stato identificato. Dal racconto di uno dei vigili, l’immigrato dapprima avrebbe detto di non aver con sé i documenti e poi di non volerli cacciare. «Avevamo notato – ha dichiarato all’Ansa uno dei due agenti, Domenico Napoli, rimasto ferito insieme al collega – questo ragazzo che faceva la questua, vietata da un’ordinanza comunale. Ci siamo avvicinati per chiedergli le generalità e lui, che capiva e parlava perfettamente l’italiano, in un primo momento ha detto di non avere i documenti e poi si è rifiutato di esibirli. A quel punto ci siamo visti costretti ad accompagnarlo in comando per l’identificazione. In un primo momento è entrato tranquillamente in auto, poi, con una forza inaudita, si è adirato e ha iniziato a ribellarsi. Nella colluttazione io e il mio collega siamo rimasti feriti. Io ho riportato lesioni al naso e sotto l’occhio, mentre il mio collega ha riportato una frattura alle costole».Il ragazzo, incensurato, é stato giudicato oggi con rito direttissimo e deve rispondere dell’ipotesi di accusa di resistenza e lesioni. Inoltre é stato rimesso in libertà con l’obbligo di dimora, ovvero di non allontanarsi dal Comune di Aversa.
Intanto, il sindaco De Luca, oggi è intervenuto nella trasmissione radiofonica ‘S Come Salerno’, in onda su Radio Alfa, raccontando, dal suo punto di vista, l’accaduto:«I vigili urbani hanno chiesto i documenti ad un nigeriano impegnato ad accattonaggio», ha raccontato il primo cittadino, parlando anche dei pugni e gli schiaffi ai vigili. «Quattro imbecilli facevano il tifo per il nigeriano e uno ha usato il cellulare e ha fatto il video messo sulla rete», ha detto ancora. «Dare un euro a queste persone, significa darli alla camorra! Mica uno si sveglia la mattina per fare lo sceriffo! Almeno finché ci sono io, la sicurezza sarà garantita. Quando non ci sarò “alla buona di Dio”, capiranno cos’è la città mangiata viva», ha concluso De Luca.