Cronaca Salerno, Salerno

Ragazzo di 21 anni morto dissanguato sul lavoro a Scafati, la famiglia: “Siamo morti insieme al nostro Alessandro”

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Alessandro Panariello
Alessandro Panariello

Alessandro Panariello, un ragazzo di 21 anni, è morto dissanguato mentre lavorava in una ditta a Scafati, la famiglia ha fatto sapere che sporgeranno querela contro il datore di lavoro: “Anche perché il povero Alessandro non era regolare, nonostante avesse sempre chiesto di avere un contratto”.

Scafati, ragazzo morto schiacciato da una lastra di acciaio: le parole della famiglia

“Siamo morti insieme al nostro Alessandro: faremo di tutto affinché giustizia venga fatta”: queste le parole della famiglia Panariello dopo che il giovane operaio di origini napoletane è deceduto mentre stava lavorando in un cantiere in via Pietro Merchiode nella giornata di ieri, venerdì 17 maggio. Da una prima ricostruzione, pare che il 21enne stesse sollevando con una carrucula alcune lastre in acciaio quando, improvvisamente, una di queste avrebbe ceduto, finendogli addosso senza lasciargli scampo.

“Sporgeremo querela contro il datore di lavoro anche perché il povero Alessandro non era regolare, nonostante avesse sempre chiesto di avere un contratto. Annachiara (fidanzata di Alessandro ndr) ha pensato di togliersi la vita insieme alla madre di Alessandro (Flora Pecoraro ndr) non possono accettare che un ragazzo così giovane sia morto. Umile,un gran lavoratore, Alessandro aiutava economicamente, nonostante la sua giovane età, l’intera famiglia”. “La nostra vita è cambiata per sempre: saremo destinati ad andare avanti con la morte nel cuore perché niente e nessuno potrà restuirci il nostro Alessandro”.

Scafati, operaio morto schiacciato da una lastra in acciaio

La tragedia si è consuma intorno alle ore 13.30 di ieri, 17 maggio, in un cantiere per la ristrutturazione di un palazzo sito in via Pietro Melchiade a Scafati. Vittima un giovane operaio di 21 anni residente a Poggiomarino, in provincia di Napoli.

Dalle prime informazioni – riportate da Fanpage – il giovane operaio stava sollevando con una carrucola alcune lastre in acciaio, quando una di queste sarebbe scivolata e gli avrebbe tagliato la gola. Lanciato l’allarme sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 ma la grave ferita si è rivelata fatale per il giovane lavoratore.

Le indagini

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore e della Tenenza di Scafati, che hanno avviato un’indagine, in collaborazione con lo Spsal, il Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asl di Salerno. Presente anche il magistrato di turno, che ha disposto il sequestro della salma e del cantiere.

Le parole del Sindaco

Il Sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti ha espresso il suo cordoglio attraverso un post sul proprio profilo Facebook. “Il lavoro è vita, non può essere morte o dolore. Un pensiero e una preghiera per il giovane, vittima di un incidente sul luogo di lavoro” queste le parole del primo cittadino.

Chi è la vittima

Si chiamava Alessandro Panariello, era di Poggiomarino ed aveva solo 21 anni, l’operaio che ha perso la vita in un incidente sul lavoro. La notizia della tragedia è subito arrivata in città e tanti sono i messaggi per lui che si stanno diffondendo sui social. Uno di questi porta la firma di Maurizio Falanga, sindaco di Poggiomarino: “Poche ore fa ci è arrivata la terribile notizia della morte del nostro concittadino Alessandro. Il giovanissimo operaio stamattina, come ogni giorno, si è recato in cantiere dove intorno alle 13 ha trovato la morte. Nella maniera più ingiusta e dolorosa possibile: lavorando su una impalcatura e ferendosi alla gola. Conosciamo ancora molto poco della dinamica ma tanto ci basta per inorridire e partecipare increduli al dolore.

È possibile che nel 2024 una famiglia debba piangere un figlio perchè ha trovato la morte a lavoro? L’ aumento delle morti bianche è inaccettabile, fare la conta dei lavoratori che hanno perso la vita a causa di condizioni che offrono poca sicurezza è sempre più disumano. La sicurezza sul lavoro in Italia, e soprattutto al Sud, è diventata una vera emergenza. Possa la morte del nostro giovane Alessandro insegnarci a riflettere davvero. Condoglianze alla sua famiglia e a tutti i suoi cari da tutta la nostra comunità”.

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