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Oltre 4 milioni di turisti per la Costiera, il Cilento in calo dal post Covid: il rapporto Istat sulle presenze nel 2023

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Oltre 4 milioni di turisti per la Costiera mentre il Cilento segna un calo post Covid: questo il rapporto Istat sulle presenze nel 2023. Più visitatori stranieri rispetto agli italiani, un boom nel settore immobiliare. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Boom turisti per la Costiera: il rapporto Istat sulle presenze nel 2023

Nel 2022, le presenze turistiche complessive nel Cilento e nella Costiera amalfitana hanno superato i quattro milioni. Questo è quanto risulta dall’ultima analisi sui flussi turistici nel 2023 pubblicata dall’Istat, con particolare attenzione alla sezione dedicata ai brand territoriali. Sommando le presenze in Cilento e Costiera amalfitana, si arriva a un totale di 4.276.419. Le performance della Costiera Amalfitana sono state classificate dall’Istat tra le migliori, insieme alla Costiera Sorrentina, Capri, Val di Fassa, Val di Fiemme e Cinque Terre. Nel corso dello scorso anno, le presenze in questi quattro marchi turistici non solo sono aumentate rispetto al 2022 e al 2019, ma hanno anche registrato una crescita superiore a quella dei mezzi di informazione nazionali. Al contrario, Gallura, Costa Smeralda e Cilento hanno mostrato variazioni negative nelle presenze l’anno scorso, sia rispetto al 2022 che al 2019.

A livello nazionale, nel 2023 l’Italia ha registrato oltre 447 milioni di presenze nelle strutture ricettive, superando i livelli del 2019 e raggiungendo un nuovo record assoluto. La domanda turistica straniera torna a predominare, con i visitatori dall’estero che rappresentano il 52,4% del totale. Secondo l’Istat, le presenze negli esercizi extra-alberghieri hanno superato di gran lunga i livelli pre-pandemia, con un incremento del 10,3% rispetto al 2019. Tuttavia, negli esercizi alberghieri, nonostante un aumento rispetto al 2022, si registrano ancora valori inferiori del 2% rispetto al 2019. Più della metà delle presenze turistiche del 2023 si concentra nei mesi estivi, con circa 262 milioni di visitatori da giugno a settembre, pari al 58,6% del totale annuale. Nei ventidue brand turistici identificati dall’Istat, tra cui figurano la Costiera Amalfitana e il Cilento, si concentra il 30% delle presenze turistiche del 2023. Analizzando i dati, nel Cilento sono state registrate nel 2022 circa 2 milioni 69mila 960 presenze, con una diminuzione dell’1% rispetto all’anno precedente e del 36,8% rispetto al 2019. Al contrario, la Costiera Amalfitana ha visto un incremento significativo nel 2023, raggiungendo 2 milioni 206mila 459 presenze, con un aumento del 12,8% rispetto al 2022 e del 4,6% rispetto al 2019. Per quanto riguarda i brand turistici, l’Istat attualmente ne identifica ventidue, che rappresentano destinazioni e segmenti di mercato distintivi e unici. Questi luoghi sono ampiamente riconosciuti nell’immaginario collettivo grazie a elementi ambientali, culturali e paesaggistici che li rendono fortemente identitari. I brand turistici italiani interessano quasi 800 comuni e comprendono circa il 9% della popolazione nazionale. Tuttavia, dal punto di vista turistico, contribuiscono al 30% della capacità ricettiva totale del paese in termini di posti letto e delle presenze turistiche (2023).

I dati

«Non ci sorprende affatto», afferma Antonio Ilardi, presidente di Federalberghi Salerno, commentando i dati sulle presenze in Cilento e Costiera Amalfitana. Secondo lui, «i territori che sanno presentarsi in modo adeguato sui mercati internazionali sono quelli che ottengono i migliori risultati». Il leader degli albergatori salernitani si sofferma anche sulla città di Salerno, evidenziando alcuni dati significativi: «Grazie alla partecipazione del Comune di Salerno e di Federalberghi a varie fiere turistiche nazionali e internazionali, il capoluogo è riuscito a riportare il numero di presenze ai livelli del 2019, prima della pandemia. Pertanto, nel 2023, ha raggiunto un risultato notevole, superando leggermente le presenze del 2019, ultimo anno prima del Covid». «Inoltre, è interessante notare – continua Ilardi – che nel corso dell’anno passato, le presenze a Salerno città abbiano addirittura superato quelle di località emblematiche della provincia, come Positano, Paestum e Amalfi». Questo risultato è «anche il risultato – sottolinea ancora il presidente di Federalberghi Salerno – della capacità di destagionalizzare i flussi turistici, grazie all’evento di Luci d’Artista, che porta a un numero di visitatori italiani a dicembre superiore persino a quello di agosto».

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