Sembrerebbe esserci una questione economica alla base della decisione dell’Avvocatura di Stato di anticipare le elezioni regionali di maggio a marzo, forse il 15, 2015. Dopo la richiesta del ministero dell’Interno, infatti, l’Avvocatura di Stato si è espressa in merito all’ipotesi di anticipare le elezioni per il rinnovo dei Consigli regionali . Per la proroga delle assemblee regionali servirebbe una legge ad hoc del Parlamento, garantendo poi lo stipendio per altre 3 mensilità. Anticipare, invece, il voto a marzo significherebbe farlo rientrare nel cosiddetto ‘election day’, con i Comuni chiamati al voto, presentando una procedura legislativa più snella e celere. Per stabilire la data delle elezioni amministrative è necessario un decreto del presidente del Consiglio. La scelta del 15 marzo è quasi scontata, visto l’election day, perché c’è da considerare che il 5 aprile 2015 ricorre la festività pasquale e, nei Comuni dove occorre il doppio turno, le uniche date disponibili sono, per l’appunto, domenica 15 marzo e domenica 29 marzo per un eventuale ballottaggio. In alternativa, invece, si potrebbe fissare il voto per il primo turno domenica 29 marzo e il 12 aprile per il secondo turno. Tutto però è ancora da decidere visto che l’ultima parola spetta a Palazzo Chigi.