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Resto al Sud, fino a 50mila euro di finanziamenti alle start-up del Mezzogiorno

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 3 agosto 2017, numero 137 che ha convertito il Decreto Sud (decreto legge 20 giugno 2017, n. 91) che lancia la misura “Resto al Sud!”. La misura, dotata di risorse per 1,2 miliardi di euro rivenienti dal plafond del Fondo per lo sviluppo e la coesione – programmazione 2014 – 2020, servirà per promuovere la nascita di nuova imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna ed è rivolto ai giovani imprenditori di età compresa tra i 18 ed i 35 anni.

Sono finanziate le iniziative imprenditoriali relative alla produzione di beni nei settori dell’artigianatoindustriapesca ed acquacoltura, ovvero relative alla fornitura di servizi, compresi i servizi turistici.
Sono escluse dal finanziamento le attività libero professionali e del commercio ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa.

Le domande di accesso agli aiuti possono essere presentate da giovani imprenditori, costituiti in forma di ditta individuale o società, anche cooperative.
Con la conversione in legge del Decreto Sud, ciascuna impresa richiedente beneficerà di un finanziamento di importo massimo pari ad 50mila euro (invece degli originari 40mila euro).
Nell’ipotesi in cui a richiedere gli aiuti dovesse essere una società, l’importo finanziabile è pari ad è pari ad € 50.000,00 per ciascun socio, fino ad un massimo di 200mila euro.

Gli importi erogabili saranno così articolati:

  • 35% sotto forma di contributo a fondo perduto;
  • 65% sotto forma di finanziamento a tasso zero concesso mediante il canale bancario.

L’intera operazione potrà essere assistita dalla garanzia pubblica del Fondo di Garanzia delle P.M.I.

Inoltre la legge di conversione del Decreto Sud ha previsto che ciascuna delle regioni interessate è ammessa a finanziare – con risorse proprie – gli eventuali progetti ammessi alla misura ma rimasti esclusi dal finanziamento in ragione dell’esaurimento delle risorse disponibili.

Con apposito decreto del Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, che dovrà essere adottato entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione, ossia non prima di fine settembre, saranno individuate le modalità operative della misura, i criteri di valutazione delle domande di accesso ed i termini di presentazione delle istanze.

Per saperne di più www.campaniaeuropa.it

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