Il Teatro Antonio Ghirelli, chiuso dallo scorso giugno a seguito della scadenza della convenzione con la Fondazione Salerno Contemporanea, potrebbe presto riaprire come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
L’amministrazione comunale ha infatti dato mandato agli uffici competenti di avviare una procedura a evidenza pubblica per affidarne la gestione a titolo oneroso. L’obiettivo è garantire una programmazione teatrale e culturale di qualità, restituendo alla città un importante spazio dedicato alla cultura.
Salerno, il punto sulla riapertura del teatro Ghirelli
Situato nel parco urbano dell’Irno, l’edificio Ex-Salid ospita una sala teatrale da 150 posti e uno spazio per eventi con una capienza di 50 persone. L’affidamento avrà una durata di nove anni e sarà riservato a soggetti con almeno dieci anni di esperienza nel settore. Il Comune si riserverà inoltre l’uso gratuito della struttura per almeno 40 giornate all’anno.
Il teatro era stato assegnato in comodato d’uso alla Fondazione Salerno Contemporanea per un periodo di dieci anni a partire da gennaio 2012, con una proroga di due anni. Tuttavia, con la scadenza della convenzione a giugno 2024, la struttura è rimasta inutilizzata, privando la città di uno spazio fondamentale per la vita culturale. Da qui la decisione dell’amministrazione di procedere alla riapertura e all’attivazione di una nuova programmazione artistico-culturale.
La necessità di un soggetto esterno
L’amministrazione comunale ha chiarito di non disporre di personale interno con le competenze necessarie per la gestione del teatro. Per questo motivo, si procederà con l’assegnazione della struttura a un soggetto privato, attraverso un contratto di locazione o concessione. L’affidatario dovrà occuparsi non solo della programmazione teatrale e artistica, ma anche dell’organizzazione di rassegne, spettacoli, laboratori e altre manifestazioni culturali.
Le condizioni per l’affidamento
Il teatro necessita di interventi per essere pienamente operativo. Oltre alle poltrone, la struttura è priva di arredi interni e di attrezzature tecnologiche per la messa in scena degli spettacoli. Sarà quindi compito dell’affidatario provvedere al completamento degli arredi, all’installazione della strumentazione tecnica e all’acquisizione di tutte le certificazioni necessarie per l’attività teatrale. Anche gli eventuali interventi di manutenzione straordinaria saranno a carico del gestore, con la possibilità di scomputare i costi sostenuti dal canone d’affitto, previa autorizzazione del Comune.
Il Comune definirà un canone di locazione come base per la gara d’affidamento, valutando i candidati in base a diversi criteri. Tra questi, saranno considerati:
- L’offerta economica migliorativa sul canone previsto;
- La durata della stagione teatrale e il numero minimo di 30 spettacoli dal vivo all’anno;
- L’esperienza del soggetto partecipante, che dovrà avere almeno dieci anni di attività nel settore;
- La qualità del progetto artistico-culturale proposto.