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Ricchiuti sul piano assestamento forestale: “Stesse possibilità per tutti”

Il consigliere regionale Maria Ricchiuti blocca il Piano di Assestamento Forestale adottato il 24 ottobre 2017 dalla Comunità Montana Gelbison e Cervati relativamente ai comuni di Novi Velia, Cannalonga e Vallo della Lucania.
Secondo il consigliere Ricchiuti ai suddetti paesi devono essere concesse le stesse possibilità che vengono riconosciute agli altri paesi facenti parte della Comunità Montana di riferimento e devono essere applicate a tutti i paesi le stesse regole in relazione all’adozione del Piano di Assestamento Forestale (PAF).

Quest’ultimo prevede la possibilità per i comuni montani di disciplinare e indirizzate le proprio risorse boschive individuando azioni di rimboschimento e di ricostruzione boschiva nonché di utilizzo dei pascoli e delle risorse silvi-pastorale.

Inoltre è attraverso i PAF che vengono indicate le modalità per l’utilizzo degli usi civici.

Proprio per questi motivi il consigliere Ricchiuti afferma che anche i comuni di Novi Velia, Cannalonga e Vallo della Lucania debbano essere liberi di adottare il proprio PAF, così come accade per gli altri cinque paesi della Comunità montana Gelbison e Cervati.

Quest’ultima negli anni precedenti ha adottato il PAF a loro nome in virtù di una promiscuità e indivisibilità relativa alla montagna di loro competenza.

Indivisibilità venuta meno con un decreto dirigenziale della Regione del 2005 con il quale venivano assegnati a ogni comune i propri territori di competenza.

“La mia battaglia- sottolinea il consigliere Regionale- iniziata nel 2014 è quella di rivendicare la legittimazione del comune a gestire ciò che gli appartiene, di riattribuire ai cittadini novesi la gestione della montagna e degli usi civili”.

L’Onorevole va oltre e aggiunge: “la Comunita Montana sta perpetrando un abuso.

Usa ed ha sempre usato illegittimamente i tributi dei ruoli fida pascolo, castagnatico e terraggio per ripianare il proprio bilancio, invece la legge destina questi fondi appositamente al miglioramento del demanio gestito”.

Maria Emilia Cobucci

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