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RiciclaEstate, raccolta differenziata in provincia di Salerno: primeggia la Costiera Cilentana

Ecco i Comuni della provincia di Salerno che si sono distinti nella raccolta differenziata: il dossier RiciclaEstate di Legambiente vede in vetta la costiera cilentana.

Costiera Cilentana al Top per la raccolta differenziata

Quattordici anni al servizio dei cittadini e dei turisti per sensibilizzarli e informarli sull’importanza della raccolta differenziata promuovendo e facilitando la realizzazione di un’economia circolare made in Campania, attraverso l’avvio a riciclo e il riutilizzo dei rifiuti di imballaggio, il risparmio di materie prime vergini, e l’aumento dei livelli quantitativi e qualitativi della raccolta differenziata.

Con Riciclaestate, la campagna di Legambiente Campania con il contributo di Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, la raccolta differenziata ti segue anche in vacanza. Riciclaestate è una campagna, che anno dopo anno, riscontra sempre più adesioni sia tra gli Enti Locali, sia tra i cittadini e i turisti, dimostrando come la collaborazione tra diversi soggetti – Amministrazioni Comunali, Conai e i Consorzi di filiera, Capitanerie, stabilimenti balneari, strutture ricettive, cittadini e turisti – possa costituire un punto di partenza nella promozione di una raccolta differenziata di qualità, contribuendo in maniera determinante a migliorare l’immagine del territorio nel rispetto delle bellezze naturali e incentivando un turismo sostenibile per l’economia dei luoghi.

[titolo_paragrafo]Quali sono i Comuni della provincia di Salerno?[/titolo_paragrafo]

Dei 59 comuni costieri campani analizzati sono 28 i comuni che hanno raggiunto e superato nel 2018 il 65% di raccolta differenziata come previsto dalla legge e dove dunque si riscontrano le migliori performance di raccolta differenziata.

L’Indice come detto integra combinandoli i tre indicatori considerati e pertanto restituisce una sintesi delle performance complessiva. Il valore più alto dell’indice è stato osservato per il comune di Montecorice mentre il valore più basso è stato osservato per il comune di Serrara Fontana. I comuni in cui l’indice ha valori superiori ad uno hanno conseguito percentuali di raccolta differenziata nel mese di agosto superiori al valore soglia del 65%.

[titolo_paragrafo]Costiera Cilentana al Top[/titolo_paragrafo]

I comuni di Montecorice, Casal Velino, Atrani e San Giovanni a Piro, risultano avere conseguito le migliori performance con una elevata percentuale di raccolta differenziata nel mese di agosto, un incremento della percentuale di raccolta differenziata ad agosto rispetto al valore annuo, a fronte di un significativo e dunque gravoso incremento della produzione di rifiuti ad agosto rispetto al valore medio mensile annuo.

[titolo_paragrafo]Gli altri Comuni[/titolo_paragrafo]

Si può notare che in costiera amalfitana, solo 3 comuni (27,3%) non presentano informazioni sul sito istituzionale, mentre per i restanti 8 (72,7%) è possibile visualizzare il calendario.

Nei comuni della Piana del Sele, il 75% dei comuni hanno nel loro sito la presenza del calendario, mentre non è presente nel restante 25%.

[titolo_paragrafo]Buone Pratiche[/titolo_paragrafo]

Cilento Caffè

Un’iniziativa particolare all’insegna della tutela dell’ambiente è quella promossa da Leo Palladino, imprenditore cilentano titolare di Caffè Cilento, azienda di torrefazione con sede a Laurito (Salerno) ma con succursali in tutta l’area del Parco Nazionale del Cilento. Uno slogan semplice, immediato: “raccogli una busta di rifiuti dalla spiaggia e bevi un caffè gratis”. L’obiettivo è quello di sensibilizzare turisti e residenti ad avere maggiore cura e rispetto per le spiagge cilentane, per il mare e in generale per il territorio. L’iniziativa ha coinvolto gli stabilimenti balneari vicino Palinuro che si riforniscono dalla torrefazione Caffè Cilento. Per gustare un ottimo caffè gratuito, è sufficiente consegnare ad uno dei tanti bar che aderiscono all’iniziativa una busta di rifiuti raccolti sulla spiaggia. Nei locali forniti dalla torrefazione sono stati inoltre banditi i bicchierini monousonormalmente usati per servire il caffè, sostituiti da bicchieri biodegradabili e compostabili, più ecologici e sostenibili.

Lido Dum Dum Republic

Il Beach club del Cilento che sorge all’ombra dell’area archeologica dei templi di Paestum da anni ha scelto di evitare il monouso o di sostituirlo dove è necessario, consentendo solo l’utilizzo di materiale biodegradabile e compostabile. L‘iniziativa più creativa è la sfida ai clienti a “Non chiedere la cannuccia”, proponendo, per gli aperitivi in riva al mare l’utilizzo di maccheroni di zito per sorseggiare i drinks. L’obiettivo è far capire che chiedere una cannuccia in plastica, che non è utile e nemmeno decorativa, è un gesto che nella sua inutilità rappresenta per l’ecosistema una sciagura mostruosa, responsabile dell’inquinamento delle spiagge e dei mari se non differenziata in maniera corretta. La conversione green continua con l’utilizzo di piatti in ceramica per il pranzo, stoviglie di acciaio e l’antica bottiglia di vetro dal fascino retrò a tavola, vassoi di legno e asporto riciclabile oltre che una massiccia campagna sulla raccolta differenziata in spiaggia.

Lidi nei Parchi

Il progetto è teso a diffondere un modello di gestione balneare sostenibile per le aree a maggior pregio ambientale. L’esperienza è riconosciuta a livello locale e nazionale dalla Regione Campania, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Comuni Costieri e Associazioni quali Legambiente Campania oltre che dalla FIBA Nazionale e Commissari UE. Per entrare a far parte del progetto “I lidi del Parco”, le strutture devono rispettare requisiti precisi: la struttura del lido deve essere realizzata con almeno l’80% di elementi naturali o provenienti da riciclo e non impattanti a livello visivo (insegne obbligatoriamente in legno); deve rispettare la distanza di 1,5 m dalla recinzione degli habitat dunali; i lidi devono limitare l’utilizzo di materiale usa e getta e fare la raccolta differenziata dei rifiuti; utilizzare prodotti biodegradabili per le pulizie e l’igiene. E ancora: usare sistemi per il risparmio elettrico ed idrico; compiere azioni attive di tutela e salvaguardia dei tratti di spiaggia libera, delle zone dunali a monte delle concessioni; usare mezzi di trasporto a basso impatto ambientale.

Paestum Sea Life

Una rete virtuosa di quindici stabilimenti balneari e strutture ricettive uniti dalla sfida comune di ridurre progressivamente, l’utilizzo di prodotti monouso nelle proprie attività di bar e ristorazione. Tra le azioni concrete per salvare il mare ci sono la lotta all’inquinamento da plastica con l’impegno di limitare la vendita e l’utilizzo di prodotti monouso attraverso pratiche di distribuzione alternativa e quello di incrementare le postazioni per la raccolta differenziata, aumentando al contempo le informazioni tese a sensibilizzare i bagnanti e i clienti. La rete si pone inoltre l’obiettivo di valorizzare e proteggere la duna, con la sua flora, preziosa ricchezza per la costa di Paestum, e di limitare le attività impattanti sull’ecosistema marino e dunale. In generale, Paestum Sea Life intende contribuire a promuovere stili di vita sostenibili e consumi meno dannosi per l’ambiente e a diffondere una cultura del mare legata alla sua corretta fruizione.

 

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