Sono stati costretti a chiamare i Carabinieri ieri sera i parenti dell’uomo della Costa d’Amalfi in attesa del ricovero, come riporta ilvescovado, d’urgenza per oltre un’ora all’Ospedale Ruggi di Salerno.
Per circa un’ora il degente, proveniente dal presidio ospedaliero della Costa d’Amalfi presso cui aveva ricevuto le prime cure, ha dovuto attendere prima d’essere “accettato” presso il nosocomio salernitano. L’inspiegabile attesa ha scatenato l’ira dei parenti dell’uomo, un 73enne amalfitano residente a Maiori, che si sono rivolti alle Forze dell’Ordine per accelerare l’accesso del loro congiunto a cui era stato diagnosticata, a Castiglione, un’emorragia al cervello.
Poi la corsa disperata in ambulanza di tipo A con l’unico rianimatore presente in Costiera, in codice rosso, al Ruggi di Salerno. Qui i sanitari del Pronto Soccorso non avrebbero accettato il degente tenendolo in stand by per circa un’ora su una barella nei corridoi. È allora che i familiari hanno telefonato ai Carabinieri: soltanto dopo l’arrivo dei militari l’uomo è stato accettato. L’episodio ricorda quello recente del Loreto Mare di Napoli.
Inoltre il presidio di Ravello è rimasto senza rianimatore per più di tre ore.