Si è svolto ieri presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un incontro sulla questione dei rifiuti a Battipaglia. Ha partecipato il dirigente del settore avvocatura avvocato Giuseppe Lullo e l’assessore all’Ambiente Carolina Vicinanza.
Gestione rifiuti a Battipaglia, ieri incontro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
È di ieri l’incontro tenutosi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per il coordinamento amministrativo – Ufficio per la concertazione amministrativa e il monitoraggio) sulla questione di un’autorizzazione ad una variante sostanziale dell’impianto di gestione rifiuti speciali, non pericolosi, sito nel Comune di Battipaglia al quale ha partecipato il dirigente del settore avvocatura avvocato Giuseppe Lullo e l’assessore all’Ambiente Carolina Vicinanza.
Le dichiarazioni dell’Assessore all’Ambiente Vicinanza
«E’ stato un incontro di concertazione quello tenutosi ieri a Roma durante il quale il Comune di Battipaglia ha mantenuto netta la linea di opposizione alla variante richiesta additando anche la responsabilità ad un vuoto normativo, purtroppo, causato anche dalla Regione Campania. Abbiamo evidenziato la necessità di regolare il rilascio delle autorizzazioni, anche per la particolare situazione in cui riversa la città di Battipaglia a seguito delle emissioni odorigene.
A sostegno della nostra linea difensiva l’applicazione di prescrizioni maggiori, di fatto in un altro caso, simile a questo, presente sul nostro territorio per il quale si sono applicate maggiori prescrizioni e restrizioni così come legiferate dalla Regione Lombardia, proprio a causa del vuoto normativo regionale. Forti del parere negativo del nostro sindaco Cecilia Francese, massima autorità sanitaria, e dell’Asl abbiamo di fatto chiesto che vengano applicate prescrizioni più severe, come accaduto per casi similari. Abbiamo presentato sia un report sulla situazione attuale in cui riversa l’intero territorio, sia le norme applicate in Comuni vicinori. In caso negativo faremo comunque ricorso al Tar. E’ comunque necessario che gli Enti si costituiscano in un tavolo comune e si metta realmente mano a questo vuoto normativo».