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Spedizione ‘problematica’ di rifiuti in Tunisia, il chiarimento della SRA di Polla

La SRA di Polla fa chiarezza sulla vicenda dei rifiuti in Tunisia. La società interviene dopo la notizia di una indagine, che non la vede comunque coinvolta, su un traffico di rifiuti verso la Tunisia. In primo luogo la SRA (Sviluppo Risorse Ambientali) fa sapere che di essere stata autorizzata dalla Regione Campania alla spedizione transazionale in Tunisia di rifiuti non pericolosi per un totale di 12mila tonnellate divise in due quote prodotte dall’impianto di Polla.

Rifiuti in Tunisia, il chiarimento della SRA di Polla

I titoli autorizzativi prevedono che i rifiuti siano spediti dalla SRA alla Soreplast Suarl affinché la destinataria proceda all’operazione di recupero intermedio R12, ovvero lo scambio di rifiuti per sottoporli ad una delle operazioni indicate da R1 a R11 con finalità a R3, ovvero riciclaggio o recupero delle sostanze organiche che non sono utilizzate come solventi, comprese le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche.

Tali titoli prevedono anche che la quota parte del rifiuto non recuperato sarà inviato alla “Centre Anged  Soussc” sito a Ezzouhour per l’operazione di smaltimento D1 o R1.

Le autorizzazioni

Viene inoltre ribadito che le autorizzazioni sono state rilasciate dalla Regione Campania dopo che lo stesso stato tunisino – che oggi si rimangia le autorizzazioni rilasciate a suo tempo – interpellato dalla Regione Campania ha autorizzato le spedizioni assentendo alle stesse.

In virtù dell’autorizzazione, la SRA lo scorso 22 maggio ha spedito 70 containers alla Sorcplast che ha regolarmente sdoganato e operato i servizi di recupero/smaltimento di cui alle autorizzazioni. All’esito delle operazioni, la Soreplast e la Anged hanno altresì debitamente confermato la regolare esecuzione delle operazioni.

Successivamente alla prima spedizione la, SRA ha spedito, altri tre lotti per un complessivo di 212 container. Questi tre lotti sono arrivati, come il primo, al porto di Sousse ma, a differenza del  primo lotto,  la dogana non ha sdoganato le  merci  per motivazioni  ignote  alla SRA.

Dapprima, infatti, la SRA è stata informata dalla Soreplast che il ritardo nello sdoganamento era dovuto  alla  situazione di emergenza dovuta alla pandemia da Covid mentre, successivamente, alla SRA veniva riferito di non avere alcuna comunicazione ufficiale dalla Dogana con riferimento alle cause del  blocco delle merci.

Sopo dopo lungi mesi la SRA è venuta a conoscenza da parte della Regione Campania, che lo stato tunisino (con una comunicazione mezzo GMAIL) per una mera presa di posizione, oggi chiede alla Regione Campania il rientro dei rifiuti in Italia, in quanto a loro dire l’Autorità che avrebbe dovuto rilasciare  l’autorizzazione alla Regione  Campania non l’Anged, si  ribadisce che l’individuazione dell’ autorità ricevente  è stata confermata,  su  interpello della Regione Campania dal Consolato di Tunisia a Napoli, il quale ha confermato mezzo Pec che l’ANGED era l’Ente preposto tunisino  a  rilasciare  l’autorizzazione  alla  spedizione.

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