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Rimborsopoli: Barbirotti viene condannato dalla Corte dei Conti

Si era fatto rimborsare spese di viaggio, ristoranti e le spese di un collaboratore politico. Nonché il fitto – non riscontrabile – della sede politica di via Madonna di Fatima a Salerno.

La Corte dei Conti ha condannato così l’ex consigliere regionale Dario Barbirotti, nell’ambito della maxi inchiesta sui rimborsi regionali. Con lui anche l’intero ex gruppo dell’Italia dei Valori. Quanto alle somme, Barbirotti dovrà restituire all’erario 14mila euro circa; Anita Sala, 24mila euro; Nicola Marrazzo 42mila euro ed Eduardo Giordano euro 37.404,49 (per responsabilità principale per le somme individualmente percepite) ed ed euro 22.242,16 (responsabilità sussidiaria per le somme percepite dagli altri consiglieri). E tra quest’ultime anche quelle sostenute dall’attuale deputato Nello Formisano, all’epoca componente del gruppo regionale di Italia dei Valori.

Secondo quanto contestato dalla Corte dei Conti, a Barbirotti per «l’anno 2012, risultano non rimborsabilile spese di trasporto (alias, di carburante) per euro 6.402,09 né quelle di rappresentanza-ristorante per euro 2.194,50». Ancora: «Allo stesso modo, non può ammettersi a rimborso la spesa di euro 1.400,00, quale asserito corrispettivo di una consulenza per la quale non è stata, però, depositata alcuna documentazione di supporto».

«Allo stesso modo – si legge nella sentenza – l’assenza sulle ricevute depositate di ogni riferimento alla sede politica di via Madonna di Fatima di Salerno non consente di ricondurre, con certezza, la spesa di euro 3.500,00, recata dalle medesime ricevute, al contratto di fitto di tale ultimo immobile». A Marrazzo, invece, sono state contestate le spese fatte rimborsare ad un suo collaboratore della segreteria particolare.

Quest’ultima sentenza segue altri dispositivi di condanna che nei mesi scorsi sono stati pubblicati dalla Corte dei Conti. In ultimo quello che ha condannato l’ex consigliere regionale dell’Udc, Luigi Cobellis.

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