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Il coraggio di Asia: “Odio social, io più forte dopo il post di Mattarella”

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Asia

Sorride Asia, la ragazzina di Sala Consilina ricoverata a Napoli dove lotta con un tumore e finita nel mirino degli haters dei social. La 14enne, che col suo sorriso ha conquistato il web, ha ricevuto il sostegno di tantissime persone, tra cui anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E oggi al quotidiano Il Mattino la giovane salernitana racconta la sua esperienza arrivata fino al presidente della Repubblica.

Sala Consilina, il messaggio di Asia al presidente Mattarella

Sono rimasta senza parole. Quando ho letto il commento del presidente mi sono emozionata, mamma ha cominciato a piangere. Poi mi hanno scritto in tanti, un’ondata di affetto mi ha emozionato. Ho sentito la voce di Maria de Filippi che mi ha mandato un messaggio. Mi sono sentita molto più forte. Al presidente Mattarella dico grazie e spero di poterlo incontrare per farmi una chiacchierata e ringraziarlo dal vivo per il supporto che mi ha dato. Il suo primo messaggio su Instagram lo ha dedicato a me e questo mi ha reso estremamente felice. Come voglio ringraziare tutto l’ospedale Santobono di Napoli, e soprattutto llaria che mi coccola con la sua dolcezza”.

Il ‘rapporto’ con gli haters

“Ho risposto di getto, ho spiegato loro che non ho scelto certo io di avere un tumore. Non capisco il perché le persone insultano le altre, le offendono senza motivo e non credo ci sia mai un motivo per offendere davvero. Poi farlo in anonimato, questo mi ha fatto arrabbiare ancora di più. Di certo non lascerò i social per persone come loro che pensano al male delle persone. Io decido di me stessa”.

La sua esperienza

“Il 31 maggio (2023 ndr) mi sveglio presto per andare a scuola. Ma c’è del sangue nelle mie urine e non mi sento bene. Vado al Pronto soccorso dell’ospedale di Polla con forti dolori. Vengo trasferito in poco tempo all’ospedale Santobono Pausilipon di Napoli e lì resto ricoverato venti giorni. Vengono effettuati i primi controlli, parlano con mia madre. A un certo punto sento la parola ‘tumore’ e capisco ma non ho avuto paura.

All’inizio pensavo che il tumore fosse meno grave di un cancro, poi comprendo. Ho il tumore di Wilms, attacca i reni. Uno me lo hanno tolto dottori eccezionali. Vuole vedere la foto? Me la sono salvata perché così riconosco il nemico. Ho conservato anche la ciocca dei capelli che mi hanno tagliato prima di perdere i capelli. Ho pianto ma è stato più brutto l’intervento che perdere i capelli anche perché so che ricresceranno e io volevo donarli per delle parrucche a persone che vorranno“.

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