Nel giorno del rinnovato gemellaggio tra Salernitana e Bari, arriva la vittoria corsara dei galletti. All’Arechi, la Bersagliera non sa più vincere e a stento riesce a segnare.
Salernitana-Bari, primo tempo segnato dalla prova horror di Stojanovic
Il primo squillo arriva al sesto minuto di gioco, con l’ottima serpentina di Daniele Verde che, giunto al limite dell’area, prova il sinistro a giro. Il pallone termina di poco alto sopra la traversa. È sempre Verde, qualche minuto, ad avere tra i piedi il pallone di un contropiede potenzialmente letale. Il numero 31 dei granata, però, cerca la soluzione individuale senza troppa convinzione. Sul seguente rovesciamento di fronte, Giulio Maggiore si ferma e dopo appena 12 giri di lancetta è costretto a dare forfait per far posto a Hrustic. Il Bari prova ad affondare con Lasagna ma Ferrari interviene in maniera provvidenziale respingendo la conclusione dell’attaccante dei pugliesi. Le due squadre si studiano, aumenta leggermente il ritmo ma le occasioni latitano. La truppa di Martusciello cerca spesso la triangolazione e il dai e vai, riuscendo anche ad arrivare con una certa facilità negli ultimi 16 metri di campo ma senza poi trovare alcuno sbocco utile. Nonostante siano i padroni di casa a fare l’incontro, è il Bari ad avere una nuova occasione al 25esimo: Novakovich si afferma con il fisico contro il più leggero Ruggeri, appoggia delicatamente per Sibilli che, da ottima posizione e incontrastato, spara alto in curva Sud. I padroni di casa tornano a farsi vedere dalle parti di Radunovic col solito Verde, habitué dell’uno contro uno. Tentato dribbling e appoggio su Soriano che, da posizione defilata, non trova lo specchio della porta.
Alla mezz’ora, arriva il vantaggio degli ospiti. Azione insistita dei galletti, con Dorval che supera Stojanovic e crea una superiorità numerica decisiva. Pallone in mezzo da sinistra, la prende Olivieri che tenta il tiro. Il pallone è strozzato ma su di esso si avventa Lasagna, lasciato colpevolmente solo a due passi da Fiorillo. Nuovamente tocca a Verde provare a rimettere a posto le cose. Croce e delizia perché, dopo una grande cavalcata che fulmina la retroguardia barese, pecca di leziosismo cercando un difficile scavetto: Radunovic smanaccia e ringrazia. Altra piccola fase di studio e poi, di nuovo, affondo del Bari, che trova il gol grazie all’ennesimo superamento a sinistra di Dorval. Cross perfetto, potente e a mezz’aria, su cui si avventa Novakovich di testa. Fiorillo poteva fare certamente di più in uscita, ma non nel tentativo di parata. Il Bari raddoppia e infierisce un duro colpo al morale già basso della truppa di Martusciello. Sul finire del primo tempo arriva la più limpida palla gol per la formazione di casa: Soriano serpeggia sulla destra e grazie a una marcatura decisamente blanda riesce a mettere dentro un pallone perfetto per Wlodarczyk. Il polacco stacca di testa ma Radunovic è bravo a dire di no e bloccare in due tempi. In chiusura, Stojanovic rimedia un giallo per proteste, a coronamento di un primo tempo assolutamente orrorifico.
Salernitana-Bari, il secondo tempo è un monologo senza assoli
Il secondo tempo è un autentico monologo dei padroni di casa. Martusciello opera dei cambi facilmente intuibili, lasciando Stojanovic nello spogliatoio. A sorpresa, anche Amatucci (sottotono) rimane a guardare il secondo tempo dalla panchina. Il pubblico granata rumoreggia per la mancanza di sussulti e di spinta. Al 53′ arriva un primo squillo di Njoh che, da ottima posizione, spara alto sopra la traversa. Qualche minuto dopo tocca a Verde ri-provarci, stavolta da calcio piazzato. Il suo sinistro finisce, però, oltre il palo difeso da Radunovic. È il momento di maggior spinta e forcing dei granata, ma i galletti resistono benissimo grazie ad una ottima difesa bassa. Alla mezz’ora di gioco del secondo arriva il tentativo di Ferrari da sviluppi di corner ma di nuovo Radunovic fa buona guardia e salva tutto. Da lì in poi, la Salernitana non riesce più a costruire. Il Bari prende le misure e pur rinunciando ad attaccare, non corre praticamente più rischi.
Alla fine del match, tanti fischi – probabilmente i più “sonori” dall’inizio di questa stagione – per i giocatori di casa, che rimangono per qualche minuto sotto la curva. Dall’altra parte, per il Bari, è festa grande. Alla fine, si rinnova il bellissimo gemellaggio tra Salernitana e Bari, al di là del risultato e dei 90 minuti in cu si è avversari sul campo.
Salernitana-Bari, le chiavi del match. Dorval rompe la resistenza granata. Poi, l’anemia offensiva della Bersagliera fa il resto
La difesa a quattro impostata da mister Martusciello funziona, con la giusta altezza del baricentro: abbastanza basso da evitare l’infilata (problema occorso in fin troppe occasione), abbastanza alto da impedire lo schiacciamento e riversamento nella propria metà campo. Il gioco di Martusciello e il piano difensivo durano fino a quando Dorval non sale in cattedra e rompe la catena sull’anello debole di giornata, Stojanovic. Da lì, infatti, e sempre nello stesso modo (superamento in velocità) nascono i due gol del Bari (prima Lasagna, poi Novakovich). Il fraseggio della Salernitana non porta (quasi) a nulla e, lì dove arrivano le conclusioni (Verde prima, Wlodarczyk poi), arrivano anche le mani dell’ottimo Radunovic.
Nella ripresa è un lungo monologo granata, ma il risultato non cambia. Mister Longo sceglie di lasciare il pallino del gioco alla Salernitana, che può così alzare il baricentro e lavorare in fase offensiva con un maggior numero di effettivi. Il baricentro basso del Bari, però, non viene scardinato dai granata, a cui manca o l’ultimo passaggio o la conclusione nello specchio. La mole di gioco è sempre importante e il possesso palla per i padroni di casa è praticamente continuo, ma la squadra ospite non dà mai l’impressione di cedere. Tranne per alcuni lampi dei soliti noti della truppa di Martusciello, c’è davvero ben poco da fare. La Salernitana soffre maledettamente la mancanza di un bomber ed esce per l’ennesima volta dall’Arechi a mani vuote.
Salernitana-Bari, le formazioni ufficiali e il tabellino
SALERNITANA (4-3-3): Fiorillo; Stojanovic (1′ st Ghiglione), Ruggeri, Ferrari, Njoh; Maggiore (12′ pt Hrustic), Amatucci (1′ st Broon), Tello; Soriano (19′ st Braaf); Verde, Wlodarczyk (20′ st Simy). A disposizione: Corriere, Salvati, Gentile, Velthuis, Dalmonte, Sfait, Kallon. Allenatore: Martusciello
BARI (3-4-1-2): Radunovic; Pucino, Simic, Mantovani; Oliveri, Benali (41′ st Obaretin), Maita, Dorval (11′ st Favasuli); Sibilli (11′ st Lella); Lasagna (24′ st Sgarbi), Novakovich (41′ st Favilli). A disposizione: Pissardo, Bellomo, Tripaldelli, Maiello, Manzari, Vicari, Saco. Allenatore: Longo
RETI: 29′ pt Lasagna (B), 36′ pt Novakovich (B)
AMMONITI: Stojanovic (S), Benali (B), Broon (S), Mantovani (B). Angoli: 9-2. Recupero: 2′ pt – 5′ st
SPETTATORI: 18.740