SALERNO. Da sabato 5 (o al massimo dalla settimana successiva) si fermano le prestazioni di cardiologia; il 15 settembre diventeranno a pagamento tutte le analisi del sangue; e prima di fine mese (si prevede il 25 settembre) toccherà alle radiografie. La nota dell’Asl, che comunica lo stop all’assistenza indiretta per esaurimento del budget di fondi regionali, è arrivata in centri diagnostici e laboratori di analisi nelle ultime ore di agosto.
Lo scrive oggi il giornale La Città di Salerno.
E stavolta la tagliola è scattata persino in anticipo rispetto a una prassi che, da circa dieci anni, vede le prestazioni convenzionate non superare l’autunno e costringere i pazienti a pagare o rinviare. Perché quando l’Asl chiude i cordoni della borsa le alternativesono due:o versare per intero il costo dell’accertamento (che in alcuni casi è parecchio oneroso) oppure mettersi in coda nelle strutture pubbliche, che spesso significa dover aspettare per mesi.
Per questo la Federlab (associazione di categoria dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatori) ha proposto alla Regione di fare un’eccezione almeno per i pazienti “esenti per patologia”, cioè quegli ammalati cronici già certificati, che necessitano di controlli periodici e per i quali si chiede di garantire l’esenzione anche negli ultimi mesi dell’anno. Come? Sfruttando almeno in parte i crediti certi di cui l’azienda sanitaria ha avviato il recupero. «Iscritti all’attivo di bilancio ci sono quattro milioni per esenzioni che si è scoperto illegittime e di cui si sta chirdendo il rimborso – sottolinea Pierpaolo Cavallo, titolare di uno dei più noti laboratori di analisi della città e già al vertice della Federlab – E altri sette milioni dovranno essere restituiti dal personale sanitario per straordinari non dovuti. Non dico tutti, ma almeno una parte di questi soldi potrebbe essere accantonato per dare una mano ai soggetti più deboli».
(Articolo del giornale La Città)