Cronaca Salerno, Salerno

Salerno, al Ruggi salvato bambino che aveva ingoiato un campanello

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Foto di repertorio

Un episodio che poteva trasformarsi in tragedia si è concluso con un lieto fine grazie alla prontezza e professionalità dei sanitari coinvolti. Un bambino di quasi due anni, residente a Teggiano, ha rischiato la vita dopo aver ingoiato un campanellino metallico, ma l’intervento tempestivo del 118 e dei medici dell’ospedale Ruggi di Salerno ha permesso di salvargli la vita come riportato dal quotidiano Il Mattino in edicola.

Salerno, salvato bambino che aveva ingoiato un campanello

Tutto è iniziato con l’immediato intervento dell’ambulanza del 118 di Teggiano, con l’autista Cono e l’infermiera Cristina Corbu, che hanno subito allertato l’unità rianimativa di Sant’Arsenio. Sul posto è quindi arrivata un’equipe specializzata composta dalla dottoressa Anna D’Elia, medico rianimatore, l’infermiera Ginì Massaro e l’autista Dante Senatore. Grazie alla loro tempestività, il piccolo è stato stabilizzato e trasportato in soli 40 minuti all’ospedale Ruggi di Salerno.

All’ospedale, il corpo estraneo, lungo circa 4 centimetri, è stato localizzato: si trovava con il manico rivolto verso il basso e la parte concava in alto, ma fortunatamente il campanellino era traforato, consentendo il passaggio dell’aria. In un primo tentativo, il medico otorinolaringoiatra di turno ha provato a estrarlo senza successo. A quel punto, il piccolo è stato trasferito in sala operatoria all’ingresso della Rianimazione.

Dopo la somministrazione dell’anestesia da parte dei medici rianimatori, l’intervento è stato eseguito con estrema cautela per non arrecare danni alle vie aeree. Il campanello è stato rimosso in totale sicurezza, rispettando le procedure di assistenza. Il bambino è stato successivamente ricoverato in Chirurgia Pediatrica per i controlli e il monitoraggio post-operatorio.

I ringraziamenti e il riconoscimento ai sanitari

Il padre del bambino ha voluto esprimere pubblicamente la sua gratitudine: “Un grazie immenso a tutti coloro che si sono mobilitati per salvare mio figlio. Dal primo soccorso del 118 di Teggiano, alla rianimativa di Sant’Arsenio, fino ai professionisti del Ruggi di Salerno, tra cui rianimatori, anestesisti, pediatri e otorinolaringoiatri, che hanno agito con grande competenza e professionalità”.

Anche il direttore generale del Ruggi, Vincenzo D’Amato, ha elogiato il personale coinvolto: “Questa vicenda ha avuto un esito positivo grazie alla prontezza e alla professionalità dei nostri sanitari, che con il loro lavoro hanno salvato una vita”.

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