Detenuto allaga la propria cella e tenta di aggredire un altro ristretto: momenti di tensione si sono registrati nella tarda serata di ieri, mercoledì 19 giugno, nel carcere di Salerno. A denunciarlo è Tiziana Guacci, segretario per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
Salerno, detenuto allaga cella e tenta di aggredire un altro ristretto
Momenti di alta tensione si sono registrati nel carcere di Fuorni dove, come riferisce Tiziana Guacci, segretario per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “nella tarda serata di ieri un detenuto della Sezione ex art. 32 ha allagato la propria cella, l’acqua si è estesa all’intera Sezione e questo ha provocato l’ira di un altro detenuto che ha cercato di aggredirlo. Successivamente il ristretto che poco prima aveva allagato la cella ha cominciato a battere le inferriate del blindato generando il malcontento della restante popolazione detenuta che a sua volta ha cominciato la battitura dei blindati sotto forma di protesta ed a urlare chiedendo l’allontanamento del detenuto. Per evitare ulteriori disordini che avrebbero potuto mettere in pericolo l’ordine e la sicurezza dell’intero reparto è stato disposto lo spostamento del detenuto nella camera di stazionamento presso la rotonda ingresso. All’atto dello spostamento il detenuto ha realizzato una resistenza passiva e successivamente ha aggredito il personale di polizia penitenziaria dando un morso sulla gamba destra ad un agente ed un morso sul polso sinistro ad un altro poliziotto. Nell’operazione di contenimento è rimasto coinvolto anche altro personale di polizia penitenziaria”.
La denuncia
La sindacalista denuncia: “Siamo stanchi delle continue aggressioni ai danni del personale di polizia penitenziaria, ogni giorno presso gli istituti penitenziari della regione succedono eventi critici. Chiediamo, ancora una volta, a gran voce seri ed opportuni provvedimenti per ripristinare la legalità, l’ordine e la sicurezza nelle carceri Campane e ridare serenità lavorativa al personale di polizia penitenziaria che con sommo sacrificio continua a lavorare sottoorganico ed in strutture sovraffollate”.
Solidarietà e vicinanza al personale di Polizia di Fuorni la esprime anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “la situazione nelle carceri campane è allarmante, anche perché anche nelle scorse settimane altri agenti hanno subito aggressioni da parte della popolazione detenuta. Il personale è sempre meno, anche a seguito di questi eventi oramai all’ordine del giorno. Non è più rinviabile dotare al più presto anche la Polizia Penitenziaria del taser e di ogni altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”.