Ha preso ufficialmente il via questa mattina a Salerno il cantiere per la realizzazione del nuovo ospedale universitario Ruggi d’Aragona, con la presenza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. L’infrastruttura rappresenta la prima di dieci nuove strutture ospedaliere previste sul territorio regionale e punta a diventare un polo sanitario di eccellenza.
Salerno, ecco il nuovo ospedale Ruggi: il progetto
Il nuovo ospedale occuperà un’area complessiva di 220 mila metri quadri e disporrà di 732 posti letto, di cui 50 destinati alla terapia intensiva e 8 alla terapia intensiva pediatrica. Saranno inoltre realizzati 50 mila metri quadri di parcheggi, con una capacità di 1.710 posti auto. L’investimento complessivo per l’opera ammonta a 470 milioni di euro.
La struttura verrà costruita con elevati standard di sicurezza sismica e seguirà criteri di efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Il progetto prevede un impatto urbanistico armonioso e l’adozione di tecnologie innovative che permetteranno future trasformazioni e ampliamenti.
Tra i reparti principali figurano un Pronto Soccorso generale e pediatrico, il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, la Terapia Iperbarica, spazi dedicati alla formazione, aree per la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) e una zona ad Alta Intensità di Cura con 50 posti di terapia intensiva. L’ospedale sarà inoltre dotato di strumentazioni all’avanguardia, tra cui sale operatorie ibride, apparecchiature per la radioterapia intraoperatoria e sistemi di robotica avanzata. Particolare attenzione sarà dedicata al comfort dei pazienti, con ambienti progettati per migliorare l’accoglienza e facilitare il percorso di cura.
Le dichiarazioni del governatore
Durante la cerimonia di apertura del cantiere, il presidente Vincenzo De Luca ha sottolineato l’importanza dell’opera: “Si tratta di un intervento di grande rilievo, con un finanziamento complessivo di 470 milioni di euro. Una cifra che rappresenta l’investimento più consistente attualmente in corso nella Regione Campania.”
De Luca ha poi richiamato l’attenzione sui tempi di realizzazione, criticando il cronoprogramma presentato dal direttore dei lavori, che prevede 180 giorni per la preparazione del cantiere. “Sei mesi sono troppi – ha dichiarato – occorre dimezzare i tempi. Qui dobbiamo adottare ritmi di lavoro giapponesi o coreani. La preparazione va accelerata: non possiamo permetterci attese di sei mesi per l’area di cantiere.” Il governatore ha inoltre ribadito la necessità di garantire turni di lavoro anche notturni per rispettare le tempistiche stabilite.