L’Arpac (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania) ha prelevato oltre 1270 campioni di acqua di mare lungo l’intera costa campana. La maggioranza di questi campioni si riferisce ai prelievi mensili previsti dal calendario regionale nelle 328 acque di balneazione in cui è suddiviso il litorale campano, mentre circa 290 sono stati i prelievi aggiuntivi effettuati per criticità o emergenze dovute alla presenza di schiume e colorazione anomala dell’acqua.
I dati Arpac
Il notevole incremento dei prelievi dovuti alle emergenze, è probabilmente da attribuire ad una concomitanza di fattori determinata dalle condizioni meteorologiche della primavera di quest’anno, in particolare, ai numerosi fenomeni piovosi che hanno caratterizzato il mese di maggio.
Le acque dolci che si sono riversate in mare dalla terraferma hanno portato nelle acque costiere rifiuti galleggianti e sostanze vegetali. Inoltre, tali apporti, hanno reso disponibili i nutrienti per la crescita microalgale, rallentata per il cielo coperto e la scarsa illuminazione durante il mese di maggio, ed esplosa, invece, con il cielo sereno di giugno. Lo sviluppo del fitoplancton (microalghe) ha fatto spesso assumere all’acqua di mare una colorazione insolita che in presenza di chiazze o strisce di schiuma ha destato nei bagnati non poco allarme.
Le analisi sui numerosi prelievi effettuati per colorazione anomala o per presenza di schiume, non hanno mostrato in nessun caso la presenza di tensioattivi indicatori di contaminazione da scarichi civili, in pochissimi casi, è stato registrato un superamento dei parametri batteriologici per contaminazione di origine fecale, mentre è stata riscontrata spesso un’abbondante proliferazione di fitoplancton, di specie non considerate tossiche per l’uomo. Ad inizio luglio la situazione della balneabilità lungo l’intera costa regionale è caratterizzata da pochissime criticità.
Le criticità
In provincia di Salerno, invece, permangono le criticità nei Comuni di Battipaglia e Pontecagnano Faiano per le acque di balneazione influenzate dagli apporti inquinanti rispettivamente delle foci dei fiumi Tusciano e Picentino. Per l’inizio della prossima settimana sono previsti i campionamenti routinari programmati per il mese di luglio lungo l’intera costa regionale.