Tensione nella mattinata di ieri, martedì 11 febbraio, a Salerno dove è stata scoperta una bomba carta davanti al Palazzo di Giustizia: disinnescata dalle forze dell’ordine. Avviate le indagini: le telecamere hanno ripreso un’auto scura, perquisiti due giovani. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Salerno, bomba carta davanti al Palazzo di Giustizia: disinnescata
Ieri mattina, martedì 11 febbraio, è stato scoperto un ordigno potenzialmente esplosivo nella traversa adiacente al Palazzo di Giustizia di Salerno, che ospita anche gli uffici della Questura e della Prefettura. Secondo le prime ricostruzioni, intorno alle 23 di lunedì sera, due individui con il volto coperto avrebbero lanciato l’ordigno. Le telecamere di sorveglianza hanno registrato un’auto di colore scuro e, pochi minuti dopo, i due hanno acceso e lanciato la bomba carta, che per fortuna non è esplosa. Dopo una giornata di indagini approfondite e verifiche incrociate, gli agenti della Digos hanno effettuato in serata diverse perquisizioni nei confronti di alcuni ventenni, rinvenendo anche oggetti come cappucci.
Questa mattina, un’addetta alle pulizie ha notato un involucro sospetto mentre si trovava presso il palazzo di Prefettura e Questura in piazza Amendola. L’oggetto, incartato e dalla forma simile a un cipollotto (paragonabile a una bomba carta), ha destato la sua preoccupazione, portandola a lanciare l’allerta. Gli agenti già presenti al posto di guardia hanno prontamente richiesto l’intervento dei colleghi della polizia, che hanno immediatamente isolato l’area intorno al Palazzo della Questura/Prefettura. In seguito, gli artificieri della Polizia di Stato, arrivati da Napoli, hanno verificato la natura dell’oggetto pirotecnico, che è stato disinnescato e rimosso senza alcuna conseguenza.
Le indagini
L’allerta è rientrata rapidamente, ma sul luogo dell’evento sono intervenuti non solo gli agenti della Scientifica per effettuare i rilievi, ma anche quelli della Digos, che hanno avviato le indagini. La prima azione degli investigatori è stata l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona e presso il Palazzo di Governo, sede anche degli uffici della Questura. Queste immagini si sono rivelate fondamentali per ricostruire quanto accaduto e identificare i responsabili. Dalle registrazioni è emerso l’arrivo di un’auto e il gesto compiuto da due giovani, che sembrerebbero aver agito per una sorta di “bravata”. Le prime informazioni raccolte indicano che l’episodio è da considerarsi uno scherzo di cattivo gusto, privo di legami con manifestazioni dimostrative o situazioni più gravi e preoccupanti.
Inizialmente, l’episodio aveva suscitato notevole preoccupazione tra gli investigatori, poiché si era verificato in un periodo di elevata vigilanza da parte delle forze di polizia, sia per quanto riguarda l’ordine pubblico che per una serie di eventi legati alla microcriminalità. Questo include il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, spesso violenti non solo nei confronti degli automobilisti che si rifiutano di pagare, ma anche nei confronti di chi cerca di intervenire per fermare tali comportamenti. Inoltre, i disordini che si verificano durante gli eventi sportivi sono monitorati con particolare attenzione dalle autorità.