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Enzo muore in mare, nessun segno di violenza sul corpo: “Adesso hai trovato la pace”

È di Vincenzo Della Monica il cadavere trovato in mare Salerno nella giornata di ieri, giovedì 13 ottobre. Il corpo senza vita di Enzuccio – così lo chiamavano tutti – è stato trovato nella tarda mattinata nei pressi del molo Masuccio Salernitano come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Salerno, cadavere in mare: la tragedia di Vincenzo Della Monica

Il giovane, 35 anni, era un volto noto del centro storico di Salerno. Camminava sempre con passo svelto, chiedeva una sigaretta o un caffè. A portarlo a riva sono stati gli uomini della Capitaneria di porto: addosso aveva solo un costume di colore rosso. I vestiti e le scarpe, su una panchina di piazza della Concordia, sono stati ritrovati dagli agenti della Squadra mobile.

È stato un passante a segnalare la presenza di un corpo che galleggiava sull’acqua, facendo così scattare i concorsi. I sanitari del 118 giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Non sono stati rilevati segni di violenza sul corpo del 35enne, ma la Procura di Salerno ha comunque sequestrato la salma che verrà sottoposta ad esame autoptico. L’obiettivo degli inquirenti puntano a stabilire la vera causa del decesso.

Chi era Vincenzo Della Monica

Enzo, Enzuccio per tutti. “Adesso hai trovato pace” scrive una donna sui social, pubblicando una foto di Enzo, habitué del centro storico morto nelle scorse ore a causa di un malore che non gli ha lasciato scampo. “Spero tanto tu sia in un posto migliore” si legge ancora sui social dove si leggono già centinaia di messaggi di cordoglio.

Pare che da giorni avesse problemi di salute, tanto da essere finito in ospedale. Riconoscibile grazie al suo “passo svelto” con cui si spostava dalla zona orientale al centro cittadino, Enzo era ben voluto da tutti: col suo modo di fare, colorito ma sempre gentile, era solito chiedere una sigaretta o un caffé. La notizia della sua scomparsa ha lasciato nello sconforto non solo la famiglia, ma l’intera comunità salernitana, in particolar modo quella del centro storico della città.

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