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Salerno, il Comune chiede all’Asl di ridurre le verdure nei pasti serviti ai bambini: “Accontentiamo i genitori”

Salerno, caso pasti nelle mense scolastiche: foto al sindaco

Uno dei pasti serviti

Il Comune di Salerno ha recentemente avanzato una richiesta all’Azienda Sanitaria Locale (ASL) per modificare il menù delle mense scolastiche, riducendo la quantità di verdure e aumentando i piatti preferiti dai bambini. Questa decisione nasce dalle polemiche scaturite nelle ultime settimane, legate alla scarsa appetibilità dei pasti serviti a scuola.

Molti bambini, infatti, rifiutano i piatti a base di verdure e finiscono per rimanere digiuni. L’amministrazione comunale attribuisce il problema alle abitudini alimentari familiari, dove spesso i genitori tendono ad assecondare i gusti dei propri figli, escludendo alimenti meno graditi come le verdure come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Salerno, cambiano i menu delle mense scolastiche: meno verdure ai  bambini

L’assessore all’istruzione, Gaetana Falcone, ha sottolineato l’importanza di trovare un equilibrio tra la necessità di mantenere un adeguato apporto nutrizionale e quella di rendere i pasti più appetibili per i bambini. Secondo la Falcone, sono già in corso discussioni con l’ASL per apportare modifiche che potrebbero essere implementate con l’introduzione del menù autunnale, caratterizzato da piatti più “liquidi e brodosi” che potrebbero risultare più graditi ai bambini più piccoli.

Una delle principali novità riguarderà la riduzione della presenza delle verdure nei pasti. Carote, bietole, spinaci e fagiolini, che spesso non vengono graditi dai bambini, saranno limitati. Il Comune, infatti, ha chiesto all’ASL di ridurre il numero di verdure presenti nei piatti, lasciandone una sola per pasto, per evitare che i bambini restino digiuni, situazione che ha suscitato l’indignazione delle famiglie. Tuttavia, l’ASL sembra intenzionata a mantenere il focus sull’apporto nutrizionale, cercando di trovare un compromesso che non pregiudichi la salute dei bambini.

La disponibilità dell’ASL

Il direttore dell’Unità Operativa di Igiene Pubblica dell’ASL di Salerno, Arcangelo Saggese Tozzi, ha confermato che si cercheranno soluzioni per rispondere alle esigenze delle famiglie, pur mantenendo l’attenzione sugli aspetti nutrizionali, come la prevenzione dell’obesità infantile. La ditta Vivenda Spa, responsabile della gestione delle mense scolastiche, si è dichiarata disponibile a rivedere la composizione dei piatti, accogliendo anche la richiesta dei genitori di separare le verdure dal secondo piatto (carne, pesce o frittata) per evitare che i bambini lascino tutto il pasto.

L’assessore Falcone ha ribadito che il Comune ha il compito di verificare la qualità e la preparazione dei pasti, assicurandosi che rispettino il capitolato e contengano tutti i nutrienti necessari per una crescita sana ed equilibrata. Un altro tema al centro del dibattito riguarda la possibilità di permettere ai bambini di avere il “bis” di alcuni piatti. Attualmente, il regolamento non lo consente, in quanto l’ASL stabilisce delle grammature specifiche in base all’età degli alunni, ma si prevede di discutere ulteriormente questo punto con l’ASL per trovare una soluzione condivisa.

L’obiettivo dell’amministrazione comunale di Salerno è quello di migliorare l’appetibilità dei pasti serviti nelle scuole, senza compromettere la qualità nutrizionale. L’auspicio è che, attraverso un dialogo costruttivo con l’ASL e la ditta Vivenda, si possano trovare soluzioni che soddisfino sia le esigenze dei bambini, sia quelle delle famiglie, garantendo al contempo una dieta equilibrata e salutare nelle mense scolastiche.

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