Salerno, una città nota per eventi culturali di rilievo come il Salerno Letteratura Festival, non figura nell’elenco dei 775 Comuni italiani insigniti della qualifica di Città che legge per il triennio 2024-2026.
Tra le cinque città capoluogo della Campania, Napoli, Avellino, Benevento e Caserta hanno ottenuto il riconoscimento, mentre Salerno, come già accaduto per il biennio 2022-2023 e per quello 2018-2019, resta esclusa. L’unica volta in cui la città ha ottenuto questa qualifica risale al biennio 2020-2021, sotto l’amministrazione comunale precedente, quando era in carica un assessore alla Cultura come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Salerno, il capoluogo ancora escluso dal titolo di Città che legge
Il riconoscimento di Città che legge è stato introdotto nel 2017 dal Cepell (Centro per il libro e la lettura), in collaborazione con l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). L’obiettivo è promuovere e valorizzare le amministrazioni che sviluppano politiche pubbliche per la diffusione della lettura. Il titolo consente inoltre di partecipare a bandi di finanziamento destinati a progetti legati al mondo del libro e della cultura.
Per ottenere la qualifica, i Comuni devono soddisfare alcuni requisiti specifici:
- Presenza di una o più biblioteche pubbliche funzionanti;
- Esistenza di librerie o punti vendita di libri sul territorio;
- Partecipazione dell’amministrazione comunale a campagne nazionali come Libriamoci o Il Maggio dei Libri;
- Organizzazione di festival, fiere o eventi legati alla lettura e all’editoria;
- Presenza di un Patto locale per la lettura, un accordo tra enti pubblici e privati per promuovere la lettura nel territorio.
Il termine per la presentazione delle candidature è scaduto il 20 dicembre 2023. Salerno, però, non ha inoltrato alcuna domanda, non avendo i requisiti necessari.
Le criticità di Salerno
Tra le principali mancanze spicca l’assenza di una biblioteca comunale funzionante. La struttura, chiusa durante la pandemia, non è mai stata riaperta. Inoltre, dopo che villa Carrara è tornata in possesso dell’Ordine di Malta, Salerno non dispone più di una sede stabile per la biblioteca. I circa 13mila volumi e documenti dell’emeroteca comunale sono stati temporaneamente collocati nei locali dell’hub socioculturale di via Sichelgaita, ma la struttura non è ancora operativa per carenza di personale specializzato-