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Salerno, carenze di personale e strutturali al carcere di Fuorni: la protesta

SALERNO. A Salerno monta il caso del carcere di Fuorni: la casa circondariale risulta afflitta da problemi e carenze strutturali e di personale: monta la protesta.

Protesta al carcere di Fuorni: ci sono carenze di personale e strutturali

Un istituto abbandonato a sé stesso. Così, ieri mattina, è stato definito il carcere di Fuorni nel corso dell’incontro organizzato da alcune sigle sindacali. Durante il dibattito sono stati affrontati, ancora una volta, gli atavici problemi che attanagliano la casa circondariale salernitana, dalla grave carenze di organico a quelle strutturali. Una situazione di disagio che crea non poco stress agli agenti che, con grande spirito del dovere, lavorano senza mai abbassare la guardia. All’incontro di ieri mattina erano presenti: i segretari regionali dell’Osapp Vincezo Palmieri e MaurizioRusso,del Cnpp Luigi Borrelli, della Uil De Benedictis, Daniele Giacomaniello e Lorenzo Longobardi, del Sinappe Valentino Gallo e D’Ambrosio e del Usp Ciro Auricchio.

Alle carenze di organico e strutturali, hanno sottolineato i rappresentanti sindacali, si aggiunge lo spaventoso taglio dei fondi operato e che certamente aggrava la già disastrosa situazione. Insomma il penitenziario di Fuorni è una struttura abbandonata a sé stessa dove vi sono automezzi obsoleti e progettualità pari a zero. L’incontro di ieri è stata anche l’occasione per fare un bilancio del lavoro svolto dal direttori dell’Istituto. Valutazione pari a zero per il direttore che è andato via da alcun settimane. Mentre, nutrono grandi speranze nel successore che pare abbia già dato segnali positivi. Il neo direttore si è insediata da poco. Intanto, la protesta continuerà e fino a sfociare nell’evento nazionale in programma il 27 marzo a Roma.

 


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