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Salerno, assegnazione di case popolari: in tre agli arresti domiciliari

Scattano gli arresti domiciliari in provincia di Salerno per l’assegnazione di case popolari. Sono stati i Carabinieri della Compagnia di Salerno ad eseguire una tripla ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura di Salerno.

Il provvedimento scaturisce dalle indagini condotte sull’illecita assegnazione, tra il 2021 e il 2023, di alcuni alloggi di edilizia residenziale pubblica ubicati in provincia di Salerno.

Salerno, assegnazione irregolare di case popolari: in tre agli arresti domiciliari

I Carabinieri della Compagnia di Salerno hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di:

L’ordinanza è stata emessa dal GIP del Tribunale di Salerno su richiesta di questa Procura, per corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, accesso abusivo ad un sistema informatico e falsità commessa da pubblici impiegati.

Il provvedimento cautelare ha ritenuto la sussistenza, allo stato, di gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati ritenuti responsabili dell’illecita assegnazione, dietro il pagamento di somme comprese tra i 2 e i 4 mila euro, di alloggi di edilizia popolare ubicati nella Provincia di Salerno a famiglie prive dei requisiti.

Le indagini

In particolare, le indagini, avviate nel mese di giugno 2021, hanno consentito di ipotizzare i ruoli ricoperti dagli indagati nella vicenda: Del Giorno avrebbe intrattenuto i rapporti diretti con le persone interessate a ottenere un alloggio indirizzandole al Petrillo, il quale, grazie all’attività lavorativa svolta presso l’I.A.C.P., avrebbe favorito gli accordi con lo Scafauro che, infine, materialmente avrebbe assegnato le unità immobiliari manomettendo il sistema informatico di gestione delle case. Riscontro della condotta delineata è stato ritenuto l’arresto in flagranza, avvenuto il 30 novembre 2021, dello Scafuro avvenuto nei pressi di un hotel di Mercato San Severino dove lo stesso, secondo l’accusa, si sarebbe fatto consegnare, da una coppia di coniugi, 1.500 euro in contanti quale prima tranche dei complessivi 3mila euro concordati per ottenere una casa.

Il licenziamento

Dopo tale episodio, Scafuro era stato immediatamente licenziato dall’ACER con lettera motivata. Nel corso dell’operazione odierna, i Carabinieri hanno, altresì, sequestrato 11 immobili illegittimamente assegnati ubicati nei comuni di Salerno, Cava de’ Tirreni, Nocera Inferiore, Fisciano, Eboli, Campagna, Pontecagnano Faiano e Vallo della Lucania intimando agli inquilini, indagati per corruzione e invasione di edifici, di liberare le abitazioni entro 60 giorni.

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