SALERNO. Nuove palme sul lungomare. Sono iniziati ieri, e termineranno entro una settimana, i lavori di ripiantumazione voluti dal Comune per ricostruire il colonnato arboreo falcidiato dal punteruolo rosso. Negli ultimi cinque anni, infatti, il temuto parassita ha divorato ben 370 fusti di Phoenix canariensis, di cui restano appena una decina di esemplari. Al loro posto verranno piantati cento esemplari di Washingtonia robusta, da piazza Cavour fino alla Concordia. Gli operai dei vivai San Paolo hanno iniziato a scavare per piantare due palme per ognuna delle 22 aiule per ogni fila. In totale 88 palme, mentre le restanti saranno piantumate nelle altre aiule circolari o triangolari presenti sulla fascia del lungomare. Si tratta di arbusti alti circa cinque metri, per un costo di 500 euro l’uno. L’intervento complessivo, infatti, costerà alle casse municipali circa cinquantamila euro. «Sono palme molto più resistenti ed hanno dimostrato di resistere bene all’aggressione del punteruolo rosso», hanno spiegato gli operai che già da ieri mattina erano al lavoro per effettuare gli scavi. De Luca ha poi ricordato che la stessa qualità di arbusti si trova in via Allende, in via Guercio e in via Lanzalone, «dove stanno resistendo benissimo». Non la pensano allo stesso modo alcuni residenti del centro storico che ieri hanno espresso la propria disapprovazione sulla scelta del Comune: «Anche le Washington vengono colpite dal punteruolo rosso, sono soldi buttati. Gli unici arbusti che resistono su questo lungomare sono i pini marittimi, ma il sindaco non vuole saperne». In passato, infatti, molte palme di quelle che stanno per essere impiantate sul lungomare, presenti nei pressi del bar Moka, in via Roma e all’altezza dello svincolo della tangenziale di San Leonardo, sono state danneggiate dal parassita.