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Si presenta su un sito di incontri come un giovane ma in realtà aveva 60 anni: condannato a 4 anni di carcere per violenza sessuale e induzione alla prostituzione

Si presenta su un sito di incontri come un giovane bello e palestrato ma in realtà ha 60 anni: condannato a 4 anni di carcere l’indagato salernitano accusato di violenza sessuale e induzione alla prostituzione. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Salerno, condannato a 4 anni e mezzo di reclusione per violenza sessuale e induzione alla prostituzione

Si era costruito una falsa identità, presentandosi come un giovane bello e palestrato su un sito di incontri. Dietro quella maschera si nascondeva un 60enne, che ha adescato una 19enne di Parma affetta da un lieve deficit cognitivo. Quando la ragazza ha lasciato la sua città per raggiungerlo a Salerno, è iniziato il suo calvario. Per sei mesi, l’uomo l’ha violentata e costretta a prostituirsi.

Ulisse Voria, il 60enne salernitano, è stato condannato per violenza sessuale, violenza privata, lesioni personali volontarie e induzione alla prostituzione. La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso avanzato dal suo legale, rendendo definitiva la sentenza di condanna a 4 anni e mezzo di reclusione, emessa in primo grado e confermata in Appello. Decisiva nel procedimento è stata la perizia che ha confermato la capacità della ragazza, rappresentata dall’avvocato Fabio De Ciuceis, di rievocare e riferire i fatti vissuti.

La vicenda

I fatti risalgono al settembre 2016, quando la 19enne, già vittima di una situazione familiare difficile, ha conosciuto il suo aguzzino tramite un sito di incontri. L’uomo, fingendosi dolce e innamorato, le ha proposto di raggiungerlo a Salerno, dove l’avrebbe ospitata. La ragazza ha lasciato la comunità dove era cresciuta e, nel dicembre 2016, ha raggiunto Salerno nella speranza di iniziare una nuova vita.

Tuttavia, quello che doveva essere un nuovo inizio si è trasformato in un incubo che è durato fino al maggio dell’anno successivo. L’uomo ha iniziato con le botte, poi le violenze sessuali, e infine le pretese di prostituzione. Voria ha iscritto la ragazza su un sito di incontri, pubblicando foto di lei in abiti succinti, procurandole clienti e accompagnandola agli appuntamenti. Tutto il denaro guadagnato andava a lui.

L’uomo ha preteso rapporti sessuali frequenti e ossessivi, provocando alla ragazza una malattia venerea che ha richiesto un intervento chirurgico. Alle violenze sessuali si sono aggiunte le percosse, così violente che la ragazza è finita in ospedale. Lì, ha trovato il coraggio di denunciare tutto al pronto soccorso, avviando l’indagine della Procura.

La vicenda è stata anche oggetto di un servizio televisivo de “Le Iene”, che ha raccontato l’inferno vissuto dalla ragazza. Dopo la denuncia, la giovane ha cercato di ricostruirsi una nuova vita lavorando come baby-sitter e trovando ospitalità presso la Caritas diocesana.

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