Potrebbe esserci finalmente la data dell’inaugurazione di Piazza della Libertà a Salerno. Un annuncio ormai abituale, ma che questa volta potrebbe trasformarsi in realtà. Il sindaco Vincenzo Napoli lo ha confermato nelle scorse ore, assicurando che si è al lavoro per fare celebrare la solennità di San Matteo nella nuova piazza. La data è dunque quella del 21 settembre, già carica di significato per i cittadini.
Salerno, la data dell’inaugurazione di Piazza della Libertà
Una conferma – come riportato dall’edizione odierna del quotidiano La Città – è arrivata anche a margine della riunione dell’arcivescovo Bellandi con i sacerdoti incaricati di organizzare la celebrazione che sarà officiata dal cardinale Pietro Parolin, capo della Segreteria di Stato della Santa Sede.
La storia di Piazza della Libertà
Piazza della Libertà è una piazza di Salerno situata nell’area di Santa Teresa, progettata dall’architetto spagnolo Ricardo Bofill. Per il progetto, fu posto l’obiettivo principale di “realizzare una nuova immagine ed identità del fronte urbano portuale: l’apertura definitiva della città al mare”, attraverso il recupero del rapporto visivo e funzionale con lo specchio d’acqua circostante, il collegamento pedonale con le aree limitrofe e la relazione con le principali emergenze architettoniche, quali il teatro Verdi, la Villa Comunale e il palazzo di Città.
Il Comune pose dei requisiti specifici per la realizzazione dell’opera tra cui, oltre a quelli già citati, un rapporto di tradizione/innovazione nell’ambito della progettazione architettonica. La piazza, sopraelevata rispetto agli ambiti circostanti, è un emiciclo del diametro di 150 metri, i cui assi principali sono relazionati con la trama urbana della città antica e si pone come termine del lungomare Trieste e la cui parte interrata ha la funzione di parcheggio pubblico. La piazza si estende per circa 27.000 metri quadri ad una quota di circa 5 metri s.l.m. Il disegno della piazza è caratterizzato da una parte semicircolare, delineata dal Crescent, e da una triangolare, che definisce l'”affaccio” a sud e sud-est, divise da un asse di collegamento tra il lungomare e l’area del molo Manfredi. Ai patii del parcheggio interrato, inoltre, corrispondono due aperture speculari caratterizzate da ampi giardini dai quali spiccano esemplari di Washingtonia robusta.
Il disegno della pavimentazione della piazza si ispira, come si legge nella relazione descrittiva, alle geometrie normanne di cui si riscontrano tracce nel centro storico della città: i petali del fiore centrale e la zona triangolare sono caratterizzati da lastre di marmo verde imperiale “Guatemala”, il resto dei percorsi da lastre di pietra lavica etnea ed alcuni dettagli in granito nero assoluto “Zimbabwe” e travertino. Al vertice del triangolo si trova il cosiddetto diamante caratterizzato da uno specchio d’acqua, ideale collegamento visivo con il mare. Lungo i lati del triangolo si trovano tre coppie di rampe di scale che conducono al livello inferiore nel quale si trovano due passeggiate, rispettivamente adiacenti al porto di Santa Teresa e alla spiaggia, sulle quali saranno situati locali ed attività commerciali.