SALERNO. Il decesso di Ivan Gentile, 43enne originario di Agerola detenuto presso il carcere di Fuorni, poteva essere evitato.
Ciò è quanto emerge dalla consulenza redatta dal dottor Giovanni Zotti a perizia compiuta.
Secondo Il Mattino, il suddetto era un soggetto cardiopatico, ragion per cui la casa circondariale avrebbe dovuto procedere a migliori e più intensi accertamenti finalizzati ad evitare l’arresto cardiaco.
La perizia pare mettere in evidenza la negligenza degli operatori sanitari, aggravando ancor di più la posizione dell’Asl.