SALERNO. Il giorno del riscatto, il momento in cui la pietà umana ha prevalso sulla fredda burocrazia è arrivato. La signora Giorgina Ciscot, deceduta il 19 gennaio del 2017 e dimenticata per un anno nella cella frigorifera dell’obitorio dell’ospedale Ruggi d’Aragona, ha avuto degna sepoltura.
Da ieri la donna riposa nel Campo Rosa pia nella parte nuova del cimitero di Salerno.
Le parole del prete
«Giorgina ci ha fatto comprendere che esistono valori irrinunciabili: l’amore non solo per i propri cari ma per tutti gli individui e che la vita è un dono grande».
Ha sottolineato nella sua benedizione il cappellano del cimitero, don Franco Mangili.
Come racconta La Città, sulla bara della signora Giorgina 5 tulipani bianchi a ricordare la sua tipica eleganza “nordica”. E una composizione di garofani rossi e bianchi che, con le foglie verdi, evocano la bandiera dell’Italia.
I fiori sono stati scelti personalmente dal direttore del cimitero, Filomeno Di Popolo, che ha partecipato alla cerimonia di benedizione della salma della signora Giorgina e ha diretto tutte le operazioni di tumulazione.
«Abbiamo fatto in modo che la signora avesse il rispetto e il riscatto dall’oblio che meritano tutte le persone».