SALERNO. I dipendenti del Consorzio Farmaceutico Intercomunale di Salerno, firmatari della lettera sotto riportata, intendono difendere l’Ente per cui lavorano dai continui attacchi esterni ed interni che minano la serenità lavorativa e il futuro di oltre 80 famiglie.
La nota nasce come risposta alla Uil fpl che nei giorni scorsi dichiarava alla stampa preoccupazioni al momento irrilevanti; il Consorzio Farmaceutico Intercomunale scadrà a febbraio 2018 e deve essere questa l’unica preoccupazione dei dipendenti in questo momento storico. La nota è stata inviata a tutti i Sindaci dei Comuni Soci e dei Comuni Convenzionati.
«I dipendenti del Consorzio Farmaceutico Intercomunale, firmatari della presente nota, prendono completamente le distanze da quanto dichiarato dalla UIL FP nei giorni scorsi agli organi di stampa in relazione all’orario di apertura della farmacia di Scafati via Pertini.
Siamo, innanzitutto, certi che l’orario di ogni singola sede farmaceutica non compete alle organizzazioni sindacali che non hanno nessun diritto di entrare nella gestione ordinaria di un Ente e riteniamo che il capo dell’amministrazione, che sia sindaco o commissario, abbia il dovere di pensare agli interessi di tutta la comunità e non certo agli interessi di qualche soggetto, che in maniera pretestuosa strumentalizza, per fini personali, una vicenda semplicemente ordinaria.
La storia del C.F.I. ha già visto in passato l’eliminazione di altre turnazioni a 24 ore (comune di Salerno) eppure all’epoca la vicenda non ha destato tanto scalpore.
Non si comprende la pretestuosa azione della UIL soprattutto in ragione del fatto che non sono stati intaccati i livelli occupazionali, anzi è migliorata la vita lavorativa dei dipendenti assegnati a quella sede e di sicuro non a discapito del fatturato.
Noi non vogliamo i sindacati nella gestione ordinaria del Consorzio, il sindacato dovrebbe intervenire se sono a rischio i posti di lavoro, il sindacato oggi nel nostro Ente dovrebbe pensare solo ed esclusivamente a garantire la continuità del Consorzio.
È vergognoso che un’organizzazione sindacale parli di commissariamento di un Ente che porta lavoro a oltre 80 famiglie, inaccettabile che si inviti alle dimissioni un sindaco che il 6 settembre dichiarava alla stampa di “voler risanare i conti e potenziare servizi cacciando certi personaggi”.
Anche noi, come Palumbo, vogliamo fuori certi personaggi! Vogliamo fuori dalle nostre vite e dalla vita del Consorzio chi, prima dall’interno, ha tentato di portare il Consorzio in default per fini ed interessi personali ed ora dall’esterno, dopo essersi garantito il propriofuturo, continua a fomentare e a dare fastidio per raggiungere i suoi sporchi fini.
Noi condanniamo fermamente questi episodi di strumentalizzazione da parte di colleghi e/o ex colleghi chesono invece orientati verso altri tipi di progetti per l’azienda che ai dipendenti onesti restano oscuri,ignorando il codice etico di comportamento che un pubblico ufficiale dovrebbe conoscere ed osservare.
Noi firmatari della presente nota ci auguriamo che il Consorzio possa continuare l’opera di restyling iniziataqualche anno fa con l’attuale management, siamo fortemente convinti di volere un consorzio ripulito dalle tante zavorre del passato, formato da quei dipendenti onesti che vogliono lavorare garantendo ai Sindaci produttività, impegno sociale e tutto ciò che può essere utile alla comunità.
Siamo pronti a metterci in gioco in prima persona per garantirci il posto di lavoro e siamo altrettanto pronti a mettere da parte chi in maniera subdola vuole portarci sul lastrico, chi con vigliaccheria tenta di denigrare e distruggere chi invece sta tentando di costruire qualcosa sulle macerie che sono state lasciate.
Non vogliamo più che il Consorzio Farmaceutico Intercomunale di Salerno sia noto alla stampa solo per le tristi vicende giudiziarie del passato ma vogliamo fornire al Sindaco del comune socio o del Comune convenzionato la motivazione di avere una farmacia comunale sul territorio, il valore aggiunto che noi dovremmo avere e fornire all’utenza rispetto alla farmacia privata».