SALERNO. È Pasquale Sessa il nuovo presidente di Confindustria Salerno. Il nuovo consiglio direttivo sarà quindi composto da Gabriella Caputo; Pina Citro; Angelo Desimone; Vincenzo Iennaco; Dino Mercurio; Maria Prete; Marco Rinaldi; Gerardo Salzano e Nicola Savino.
«Sento la piena responsabilità dell’incarico che mi è stato affidato – ha dichiarato Sessa – porterò avanti il lavoro svolto dal mio predecessore Francesco Giuseppe Palumbo e, insieme al Consiglio Direttivo impronteremo la nostra azione nel segno della continuità, facendo rete ed ampliando la partecipazione dei giovani alla vita associativa.
È nostra intenzione mettere le nostre idee e le nostre capacità al servizio del tessuto imprenditoriale e sociale della provincia e del territorio nazionale, dando spazio ad iniziative che abbiano ripercussioni concrete e immediate sul nostro territorio.
Nel Mezzogiorno siamo già fortemente segnati dalla bassa capacità di produrre reddito e dal fenomeno sempre più in crescita della poca propensione dei giovani alla ricerca di formazione e di un’occupazione.
Per tale ragione focalizzeremo l’attenzione sulle problematiche del sistema dell’educazione che appare ancora troppo scollegato rispetto alla domanda di occupazione e di competenze proveniente dal circuito delle imprese e cercheremo di aumentare il livello qualitativo dei momenti formativi dei giovani imprenditori ormai chiamati a confrontarsi con mercati sempre più ampi e complessi».
Giovani in primo piano, a supportare quanto detto da Sessa anche l’ex presidente Francesco Palumbo: «si conclude il mio percorso alla guida del Gruppo Giovani di Confindustria Salerno.
Un percorso entusiasmante, che si è rivelato molto significativo anche sul piano umano, consentendoci di costruire un gruppo unito e coeso che mi ha portato alla recente elezione alla Presidenza dei Giovani Imprenditori Campani.
In questi anni, insieme con gli amici che mi hanno supportato, abbiamo tracciato un itinerario finalizzato sostanzialmente al raggiungimento dell’obiettivo prefissato: avvicinare i giovani imprenditori al territorio.
Abbiamo messo in campo numerose iniziative, tra cui mi piace ricordare il Music Art Food che, nelle diverse edizioni, ci ha consentito di donare al Ruggi d’Aragona una strumentazione utile ad operare in condizioni migliori; e i progetti messi in piedi con le scuole, attraverso i quali abbiamo reso concreta l’alternanza scuola-lavoro».