All’esterno del pronto soccorso dell’ospedale Ruggi di Salerno tornano le file di ambulanze. Mezzi di soccorso incolonnati, in attesa di poter sbarellare i pazienti. Una situazione ormai persistente, nonostante la missiva dell’azienda ospedaliera che pochi giorni fa ha invitato le associazioni che si occupano del servizio 118 a trasportare presso il presidio di via San Leonardo solo i codici rossi come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Salerno, file di ambulanze al pronto soccorso dell’ospedale Ruggi
Nella giornata di sabato 6 agosto, due ambulanze si sono aggiunte ad altre quattro che sostavano all’esterno del reparto di emergenza. Una scena che avviene con una certa frequenza nell’ultimo periodo. Le associazioni, tra cui l’Humanitas, da tempo chiedono un cambio organizzativo al Ruggi, dove i mezzi di soccorso resterebbero bloccati diverse ore per l’esecuzione dei tamponi ai pazienti e altre operazioni che allungherebbero a dismisura le attese delle ambulanze, lasciando sguarnito il territorio del servizio di soccorso.
Il disagio
Il cortocircuito sarebbe causato anche dalla mancanza di dialogo tra l’azienda ospedaliera universitaria e l’Asl, che gestisce il servizio del 118. Inoltre, il Ruggi ogni anno risponde a circa 140mila accessi, ma c’è una mancanza di camici bianchi pari a 25mila 320 ore.
Le proposte
Nelle scorse ore si è insediato il nuovo direttore generale dell’Asl Salerno, Gennaro Sosto, subito chiamato a chiudere un protocollo nel giro di pochi giorni. Si punta a dirottare fino a fine agosto i casi non urgenti negli ospedali più piccoli.