SALERNO. Stando a quanto riporta il quotidiano “La Città”, gli uomini delle Fiamme Gialle sono giunti sino a Palazzo di Città, poco dopo le tredici e sono usciti alle 17:30, in contemporanea, altri colleghi, si sono recati presso l’ufficio Ambiente di via Irno, per parlare con il dirigente Luca Caselli. Il motivo di questa inaspettata visita, è costituito dal fatto che l’impianto di compostaggio e i rapporti tra il Comune e la Daneco, si sono perdurati in maniera eccessiva.
I finanzieri hanno conseguentemente sequestrato numerose carte al fine ultimo di ripercorrere tutta la storia relativa al progetto originario e ai documenti preparati per la stesura dei bandi di gestione, sino alle più recenti che riguardano la revoca dell’appalto alla ditta. La presenza presso l’ufficio Ambiente, è dettata anche dal fatto che, l’ingegnere Caselli, è anche il responsabile unico del procedimento per quanto riguarda l’impianto di compostaggio.
Il sito salernitano continua, dunque, a catturare a modi calamita, l’attenzione degli inquirenti, che cercano di far luce su questa incresciosa vicenda. Essa, infatti, ha cominciato a suscitare l’interesse della magistratura già da diversi mesi, quando il tavolo del Comune di Salerno arrivò (durante il mese di settembre) agli occhi dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) dove si mettevano in luce ingenti criticità, tali da ipotizzare danni erariali e reati ambientali.